Il Messaggero scopre l'acqua calda in cucina c'é il solito Salerno ?
Testata: Il Messaggero Data: 30 luglio 2008 Pagina: 16 Autore: un giornalista Titolo: «La ministra Livni ammette: Si sono stata agente del Mossad»
"La ministra Livni ammette: Si sono stata agente del Mossad" è il titolo dell'articolo pubblicato dal MESSAGGERO del 30 luglio 2008.
Un fatto noto fin dall'ingresso al governo di Tzipi Livni, la sua passata appartenenza al Mossad, viene presentato come una rivelazione. Forse addirittura imbarazzante: non si capisce infatti perché dichiarare di aver fatto parte del servizio segreto del proprio paese dovrebbe essere un'"ammissione", come se si trattasse di una colpa.
"Per anni", esordisce l'anonimo estensore dell'articolo "è stato uno di quei segreti di cui tutti in Israele sussurrano, ma che non si dicono apertamente, come tutte le altre cose che riguardano i servizi segreti".
Una frase che delinea un quadro di totale fantasia, non solo perché, come abbiamo ricordato, l'appartenenza al Mossad di Tzipi Livni era nota, ma anche perché Israele è una democrazia con una stampa libera e un'opinione pubblica informata. Certo, i segreti ci sono, come in ogni paese che deve tutelare la sua sicurezza nazionale. L'immagine di un paese dominato dal sospetto che "sussurra" e non "dice apertamente", però, non ha nulla a che fare con la realtà.
L'articolo è anonimo, ma forse se ne può riconoscere l'ispiratore. Se non è stato Eric Salerno a scriverlo, vuol dire che ormai al quotidianp romano ha fatto scuola.
Per inviare una e-mail alla redazione del Messaggero cliccare sul link sottostante