Destinatario sconosciuto Kressmann Taylor
Traduzione di Ada Arduini
Rizzoli Euro 5,50
Un piccolo gioiello letterario è stato pubblicato alcuni anni fa riscuotendo un sorprendente successo in tutto il mondo. Apparso nuovamente in edizione economica ho provato un rinnovato piacere nel rileggere questo breve romanzo lasciandomi sommergere ancora una volta dalla drammaticità e intensità della trama.
Pubblicato per la prima volta nel 1938 sulla rivista americana Story da Katherine Kressmann Taylor, scrittrice americana di origine tedesca, il racconto articolato in forma di scambio epistolare anticipa con drammatica lucidità gli orrori dell’Olocausto. Apparso come libro vero e proprio nel 1939 vende in America cinquantamila copie, mentre in Europa viene ignorato per sessant’anni. E’ solo nel 1999 che la piccola casa editrice Autrement lo ripubblica facendolo conoscere ed apprezzare ad un vasto pubblico.
La corrispondenza fra due amici e soci d’affari – Max Eisenstein, ebreo americano che vive a San Francisco e Martin Schulse, tedesco che decide di tornare in Germania con la famiglia – si articola in un arco temporale che va dal 12 novembre 1932 al 3 marzo 1934.
Proprietari di una Galleria d’arte a San Francisco quando Martin torna a Monaco la gestione della galleria è affidata a Max che si rivela un socio onesto oltre che abile negli affari.
Le lettere che i due amici si scambiano sono inizialmente molto affettuose: Martin racconta della sua nuova lussuosa abitazione, della moglie Elsa, dei figlioletti, Max della sua nostalgia per l’amico e del buon andamento degli affari.
A poco a poco però le missive riportano riferimenti sulla situazione politica della Germania: Martin riferisce a Max della crisi economica e della miseria in cui versa la Germania e poi dell’avvento di Adolf Hitler salutato dapprima con una certa perplessità e poi con un fervore crescente (“Credo che in molti sensi Hitler possa essere un bene per il paese, ma non ne sono del tutto sicuro….”se potessi mostrarti la rinascita della nostra nuova Germania sotto la guida del nostro amabile Fuhrer!…”); Max rivela all’amico e socio d’affari tutta la sua preoccupazione per la giovane sorella Grisele, attrice di teatro che si esibisce a Vienna e a Berlino, troppo incurante del pericolo rappresentato da Hitler.
Max supplica l’amico di proteggere la sorella con la quale fra l’altro alcuni anni fa Martin aveva intrattenuto una relazione extra coniugale.
Dei richiami al valore dell’amicizia contenuti nelle prime lettere ( “ C’è un luogo in cui possiamo sempre trovare qualcosa di autentico: il focolare di un amico, dove poter condividere le nostre piccole preoccupazioni, trovare calore e comprensione….”) non c’è più traccia.
La corrispondenza fra i due amici cambia tono ed entra in una crisi irreversibile dopo che Max apprende che Grisele muore per mano dei nazisti senza che Martin abbia mosso un dito per salvarla.
Il malinconico e indifeso Max architetta un piano per vendicarsi di Martin condannandolo ad una morte certa senza vie di scampo ad opera di quegli stessi aguzzini dei quali era diventato un fedele servitore.
Un libro breve, intenso, drammatico che in poche pagine riesce a trasmettere al lettore da un lato l’orrore e la malvagità del Nazismo che è riuscito a cambiare la mente di molti tedeschi inducendoli a rinnegare l’amicizia, l’amore ed ogni valore morale, dall’altro la paura e la sofferenza di chi ha subito quella follia.
Destinatario sconosciuto è un libro che tutti dovrebbero leggere per farsi portatori di un messaggio universale che sia guida per la nostra coscienza morale: “Ricorda. Non dimenticare mai”.
Giorgia Greco