E' ben noto che gli scienziati israeliani sono maestri nella modificazione genetica. Ad esempio avevamo appreso che gli alberi di dattero modificati dagli scienziati israeliani producono fino a 8 volte la quantità di frutta rispetto agli alberi non modificati, e, per di più, ad un'altezza che ne rende più facile la raccolta. Apprendiamo ora, da fonte palestinese, di una nuova straordinaria innovazione messa a punto dagli scienziati israeliani. Si legge infatti su Al-Hayat Al-Jadida, giornale vicino al partito di Abu Mazen, nell'edizione del 18 luglio u.s., che una nuova razza di topi sarebbe stata creata nei laboratori israeliani. Questi topi sono molto più grandi di quelli fino ad oggi conosciuti, sono resistenti a tutti i normali veleni utilizzati, e si riproducono molto più velocemente (una topona di questa nuova razza partorisce 20 figli 7 volte all'anno; questo significa 4 volte la capacità riproduttiva normale). Perfino i gatti più smaliziati non ardirebbero aver a che fare con questa razza di super topi. E così questi animali geneticamente modificati si accingono a diventare i veri padroni di Gerusalemme. Una cosa, tuttavia, non viene spiegato su Al-Hayat Al-Jadida: dal momento che gli ebrei starebbero diffondendo questi animali per le vie di Gerusalemme, città notoriamente abitata da sempre da ebrei, arabi e cristiani, come avranno fatto gli scienziati israeliani ad insegnare a questa razza geneticamente modificata a riconoscere gli ebrei dagli arabi? E poi, quanto ai cristiani, verranno assaliti anche loro come gli arabi, oppure saranno considerati "razza protetta", come quella ebraica? Certo è che, se davvero questa bufala fosse stata autentica, un altro Nobel sarebbe finito ad uno scienziato israeliano! Invece non è altro che l'ennesimo frutto della fantasia dei capi palestinesi lettera firmata