mercoledi` 20 novembre 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Lo dice anche il principe saudita Bin Salman: Khamenei è il nuovo Hitler


Clicca qui






Il Tirreno Rassegna Stampa
18.07.2008 La forza dell'odio
e quella della ragione

Testata: Il Tirreno
Data: 18 luglio 2008
Pagina: 5
Autore: Guido Guastalla
Titolo: «La forza dell'odio»

Riprendiamo dal TIRRENO, l'articolo di Guido Guastalla,

Consigliere Comunità ebraica Livorno, dal titolo " La forza dell'odio":

Sono stato a Rosh Anikra:dove è avvenuto lo scambio fra due bare, posate con mala grazia sul terreno e cinque terroristi, colpevoli di delitti efferati; un cancello azzurro di solito sprangato costituisce il confine fra le colline del Libano e Israele; un paesaggio bellissimo che assomiglia molto alla Toscana.

Ho conosciuto Karnit Goldwasser, la moglie, e oggi sappiamo la vedova, di Ehud Goldwasser a Gerusalemme, nel marzo di due anni fa, nel giardino dell’Hotel King David. Era, ed è, una giovane donna, bella, esile e fragile ma animata da una forza straordinaria: conoscere la sorte e lottare per salvare la vita di suo marito, catturato dagli Hetzbollah, e all’origine della seconda guerra del Libano.
Probabilmente Ehud, di 31 anni e Eldad Regev di 27, morirono poco dopo l’attacco e la cattura. Ma il capo di Hetzbollah, Hassan Nassrallah ha deciso che una giovane donna da poco sposata e due famiglie non meritassero di conoscere la sorte dei loro congiunti.

Per la legge ebraica una donna sposata con un uomo il cui corpo non viene ritrovato non può risposarsi; ma Karnit era sicura che il suo Ehud fosse ancora vivo: lo disse a noi ( ci disse: “è duro dormire da sola nel letto nuziale”) e venne due volte in Italia per chiedere un intervento del Papa, di Giulio Andreotti e di Massimo D’alema, il Ministro degli Esteri equivicino, fotografato a braccetto con rappresentanti di quegli Hetzbollah che avevano negato a Karnrit di conoscere il destino del suo giovane marito.

Con grande dignità il padre di Ehud, Shlomo Goldwasser, di fronte a tante macerie morali ha detto: “se Nasrallah considera un grande risultato l’averci tenuto all’oscuro per due anni, allora mi fanno pena lui e il popolo libanese. Hanno perso 800 uomini e la loro intera economia”.

Fra i prigionieri liberati da Israele, accolto come un eroe, c’è quel Samir Kuntar, che dopo aver preso in ostaggio una famiglia israeliana, uccise con un colpo alla testa il padre e fracassò sulle rocce la testa della sua bambina di quattro anni. Forse è un fatto che merita maggior esecrazione di chi prende a calci un cagnolino

Rima Maktabi, di Al Arabyia  ha giustificato l’esultanza dei simpatizzanti di Hetzbollah in questa maniera: “forse le azioni commesse dagli israeliani sono peggiori di quelle di Kuntar”.

Amos Oz, il grande scrittore israeliani, candidato al premio Nobel ha dichiarato: “E’ un giorno triste per Israele. Triste ricevere quei due corpi dei nostri soldati. Difficile vedere i fanatici che celebrano in Libano e a Gaza e altrove, la liberazione tra gli altri di un assassino che nel 1979 falcidiò una famiglia, compresa una bambina di quattro anni ed è ricevuto come un eroe in casa propria”.

Si fa tanto per non credere nella teoria di Samuel Huntington sullo scontro fra civiltà, ma quando avvengono simili episodi non c’è dialogo o buonismo che tenga: tra chi sta con Israele, con i suoi valori morali e chi appoggia Hetzbollah c’è un divario abissale.

Fortunatamente tremila anni di storia sono un baluardo invalicabile; qualunque cosa accada Israele e l’Ebraismo non rinunceranno per nulla al mondo ai  valori di rispetto, giustizia ed amore anche nei confronti dei propri avversari. Sono queste l’eredità e i principi eterni fatti propri anche dal Cristianesimo e che contraddistinguono la nostra civiltà.

 

 

Per inviare la propria opinione al Tirreno,cliccare sulla e-mail sottostante.


laposta@iltirreno.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT