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Informazione Corretta Rassegna Stampa
15.07.2008 Il mio kibbutz
Saad, la sua storia e il suo presente raccontati da Susanna Cassuto-Evron

Testata: Informazione Corretta
Data: 15 luglio 2008
Pagina: 0
Autore: Susanna Cassuto-Evron
Titolo: «Il mio kibbutz»

Sino a ora vi ho raccontato dei nostri problemi, quelli di tutti gli abitanti vicini alla striscia di Gaza. Oggi, visto che la tregua si mantiene (tentennando), vi raccontero` un po' del mio kibbutz.

Saad e` stato fondato nell'estate 1947, da un gruppo di giovani che avevano gia` passato qualche anno vicino a Herzlia per imparare l'agricultura. La guerra d'indipendenza li trovava in una piccola valle vicino al confine Egiziano. Il kibbutz e` stato attaccato ferocemente dalle truppe egiziane, ma non i suoi membri non hanno ceduto terreno e sono stati capaci`  di mettere infuga il nemico. A guerra finita, non era rimasto niente delle piccole baracche che avevano costruito nei mesi precedenti la guerra. L'unica casa rimasta in piedi era chiamata "la casa di sicurezza", mezzo diroccata e piena di buchi causati da bombe e proiettili. Oggi "la casa di sicurezza" e` un piccolo museo che racconta la storia della resistenza in quella guerra, da parte di Saad e dei kibbutz vicini. I dirigenti del kibbutz decisero di ricostruire Saad sulla collina dirimpetto.

Il Neghev e` un territorio desertico e il kibbutz e` proprio nel Neghev. Non c'era niente di verde tutt'intorno, solo terra grigio/gialla che nell'estate diventa come talco e vola dappertutto. Oggi quando arrivano turisti, a volte ci domandano "come avete fatto a ricevere questo bel parco per insediarci sopra il vostro kibbutz?" e` incredibile quello ch'e` stato fatto qui`, case a un piano o due, sparse tra prati, alberi e piante varie, un'armonia di verdi diversi e di colori, che cambiano secondo le stagioni, accanto a casa mia ho un Peltoporum (un albero) che ora fiorisce in giallo, una bellezza!

I giardini d'infanzia, pure piccole casette, sono situati vicino alle case, con recinti di giuochi vari con molti colori. Quando si passa li vicino si sentono sempre voci di bambini spensierati e allegri. C'e` anche la Sinagoga, grande, per ospitare tutti gli abitanti;  anche essendo grande siamo sempre a corto di posti. E c'e` la sala da pranzo, che sarebbe come un grande ristorante a self service, con la grande cucina vicina, col suo "Chef" che prepara le varie porzioni. La scuola elementare e media e` dentro il kibbutz, ai bambini basta la bici per arrivarci. Li vicino c'e` anche un piccolo zoo, dove i bambini di tutte l'eta` possono vedere, studiare, toccare e carezzare i vari animali.

Voi vi direte – e` proprio un pardiso! E sareste vicini alla verita`. Ma ora tutti i giardini d'infanzia e tutte le aule della scuola sono state coperte da brutte costruzioni di cemento armato per riparare i bambini dai Qassam. Invece gli adulti non hanno riparo.

Un'altra volta vi raccontero` che agricultura facciamo, e come e di cosa viviamo.

Susanna Cassuto-Evron


http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

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