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Giorgia Greco
Libri & Recensioni
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Renato Cohen e Federica De Sanctis Gerusalemme 14/07/2008

Gerusalemme                                                         Renato Cohen e Federica De Sanctis

 

Sperling& Kupfer                                                           Euro 17,00

 

 

 

 

 

A metà strada fra una guida e un saggio “Gerusalemme” è il libro che i giornalisti di Sky, Renato Cohen e Federica De Sanctis hanno dedicato alla Città Santa per comprendere la complessità di una città normale, “che normale non è”.

 

Situata sulle alture della Giudea, la Città della Pace domina da una parte l’area desertica verso il Mar Morto e dall’altra rivela un tripudio di vegetazione rigogliosa.

 

Partendo dalla topografia stessa osserviamo i volti di una città ricca di mistero e di storia: i luoghi santi per le tre religioni, i quartieri arabi, cristiani ed  ebraici sono il punto di partenza di un racconto che si dipana attraverso la vita quotidiana e non esclude i conflitti religiosi e politici.

 

Chi ha visitato Gerusalemme sa bene che basta attraversare una strada, girare un angolo per ritrovarsi in una dimensione nuova e quasi sconosciuta dove le differenti culture convivono fianco a fianco seppur separate da distanze incolmabili.

 

E’ il caso ad esempio del quartiere di Mea Shearim, uno dei primi insediamenti urbani costruiti fuori dalle mura della Città Vecchia che lo scrittore Amos Elon definisce “un museo vivente dei modi di vita coltivati per secoli dagli ebrei ultraortodosssi dei ghetti dell’Europa orientale”.

 

In questo quartiere la tradizione è legge assoluta, “precetto forte e cogente almeno quanto quello religioso puro”. Le donne sposate che spesso dimostrano più della loro età sono seguite da schiere di bambini, gli uomini indossano anche nelle calde giornate estive i loro cappotti neri e pare quasi di essere in uno degli shtetl, i villaggi polacchi o russi, descritti nei libri di Singer. Mentre a poche centinaia di metri pulsano le attività febbrili della Gerusalemme laica.

 

Il visitatore che approda nella Città della Pace non può perdersi lo spettacolo del mercato di Machane Yehuda nel giorno “più bello e vivo in assoluto”, il venerdì. E’ il luogo dove le famiglie vengono a fare acquisti per la tradizionale cena del venerdì; sullo sfondo di questo animato panorama “risuonano le voci dei venditori di frutta, verdura, semi, spezie, stoffe che invitano la gente a comprare”. Un caleidoscopio di luci, colori e odori che come per miracolo cessa al calar del sole quando inizia shabbat. “Allora Gerusalemme viene avvolta dal suo caratteristico silenzio, un silenzio quasi materiale, tangibile”.

 

Lo sguardo degli autori si volge anche ai naturali punti di incontro fra ebrei e popolazione araba: gli ospedali, l’università e i centri commerciali dove le diverse componenti della città non solo s’incontrano ma devono anche interagire: l’Hadassah fondato nel 1939 sul Monte Scopus, è una delle migliori strutture sanitarie del paese e dell’intera regione mediorientale, l’Università ebraica di Gerusalemme divisa in due sedi principali, una sul Monte Scopus l’altra a Givat Ram, è frequentata da studenti di ogni parte del mondo ed è a suo modo uno specchio della società che la circonda. Infine nei centri commerciali arabi ed ebrei fanno shopping, mangiano negli stessi posti, comprano nei medesimi negozi, “creano un comune denominatore”.

 

E’ attraverso i racconti di strada, della gente comune oltre che delle voci autorevoli quali quella degli scrittori Meir Shalev , A.B. Yehoshua, del cardinale Carlo Maria Martini, degli ambasciatori israeliani in Italia, Ehud Gol e Gideon Meir che gli autori ricompongono pezzo a pezzo il mosaico di questa straordinaria città.

 

Fra gli aneddoti più significativi c’è quello della madre dell’ambasciatore Meir, proprietaria del primo negozio di libri a Gerusalemme, la libreria Mayer, che nel 1961 diede in prestito, senza sapere a chi erano destinati,  alcuni libri ad Adolf Eichmann e solo quando conobbe l’identità del “lettore” scelse testi sull’ebraismo e sul sionismo.

 

Infine il cuore pulsante della città, crogiolo di storia e di misteri, è la città vecchia a cui gli scrittori dedicano un intero capitolo, “I quattro angoli del mondo”…….” è questo uno dei luoghi più magnetici, più densi, più problematici e più affascinanti del mondo. Il mistero segna ogni centimetro di terra, misticismo e religione ne impregnano l’aria”.

 

Punto di riferimento per molte genti e avvenimenti nel resto del pianeta, Gerusalemme è un fedelissimo specchio dell’umanità: una città dove si cerca di vivere una vita normale, fra episodi di convivenza e di scontro, di guerra e di pace, una città speciale e irripetibile che non si dimentica!

 

 

 

Giorgia Greco

 


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