E' nata una stella ?(della disinformazione) Marco Berti sostituisce degnamente Eric Salerno
Testata: Il Messaggero Data: 08 luglio 2008 Pagina: 17 Autore: Marco Berti Titolo: «Frattini, non si negozia la sicurezza di Israele e con Hamas non si tratta»
La missione di Franco Frattini in Medio Oriente ha "un convitato di pietra". Si tratta di "Hamas, con cui prima o poi i protagonisti della crisi mediorentale dovranno fare i conti".
Si lamenta Marco Berti nella sua cronaca pubblicata dal MESSAGGERO dell'8 luglio 2008: "La posizione della Farnesina sul movimento islamico fondato dallo sceicco Ahmed Yassin, che peraltro continua a riscuotere grandissimo consenso tra i palestinesi, è di netta chiusura".
Il fatto che l'articolo di Berti esprima una chiara linea politica, favorevole al riconoscimento senza condizioni di Hamas come interlocutore, mescolando questa opinione con il racconto dei fatti, non è la cosa più grave.
La cosa più grave è che i fatti vengono omessi, manipolati, distorti. Berti ritiene di dover informare i suoi lettori del fatto che Hamas è stata fondata dallo sceicco Yassin, ma non delle stragi terroristiche che ha compiuto. Addirittura, la qualifica come "movimento islamico", non come organizzazione terroristica (che lo sia è riconosciuto dall'Unione Europea). Suggerisce che la "chiusura" della Farnesina dovrebbe cambiare, senza specificare che la posizione italiana, conforme a quella del "quartetto" (ONU, Unione Europea, Stati Uniti e Russia ) non esclude la possibilità di una trattativa con Hamas, ma si limita a porre delle condizioni: riconocimento di Israele, rinuncia al terrorismo, riconoscimento degli accordi accettati dall'Autorità palestinese. Assicura, senza citare dati e fonti, che Hamas gode del consenso dei palestinesi, ma non ricorda che ha preso il potere a Gaza con un golpe, che vi governa con la violenza e che rifiuta nuove elezioni.
Marco Berti ha già sostituito Eric Salerno, abituale corrispondente da Israele del MESSAGGERO , nella cronaca del 7 luglio 2008
Come nell'articolo di oggi, si è dimostrato più che degno di prendere il posto di un giornalista che quasi quotidianamente disinforma su Israele e il suo conflitto con i palestinesi.
Non di minore efficacia appare il lavoro della redazione: l'articolo è illustrato dalla fotografia di due presunti "palestinesi sotto il fuoco israeliano", che, oltre a essere dubbia (il "fuoco israeliano" è fuori campo), non c'entra nulla con il contenuto dell'articolo. L'accostamento tra l'immagine e il titolo ("Frattini: "Non si negozia la sicurezza di Israele e con Hamas non si tratta " " ), sortisce un effetto malignamente ironico. Ci si preoccupa della sicurezza di Israele, è il suggerimento, mentre sono i palestinesi ad essere "sotto il fuoco". Per lanciare questo messaggio, ovviamente, le foto degli israeliani innocenti uccisi o feriti dai terroristi o anche solo "sotto il fuoco" dei kassam devono essere accuratamente occultate.
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