Il Museo storico della Liberazione di via Tasso scomparirà 03/07/2008
Riceviamo e volentieri pubblichiamo il seguente comunicato stampa:
Il Museo storico della Liberazione di via Tasso, che ha sede nell'edificio che fu prigione della Gestapo a Roma, con la sua articolazione pluralista e rappresentativa (associazione, esperti, rappresentanti ministeriali e comunali), tra circa 60 giorni non esisterà più e verrà sostituito da un organo ministeriale.
L'articolo 26 del DL Brunetta, allegato al messaggio, infatti, prevede la soppressione entro 60 giorni degli enti pubblici non economici con organico inferiore a 50 persone. confrontalo Il paradosso: per ragioni di economia, viene sciolto un ente il cui funzionamento si basa sul lavoro volontario. E che in dieci anni ha più che raddoppiato i suoi visitatori e allargato la sua visibilità (vedi stazione metro Manzoni) ed è presente nei principali cataloghi e guide del turismo culturale mondiale. Di recente è stato invitato a partecipare al coordinamento internazionale dei luoghi della memoria e della coscienza. Proprio la sua autonomia è stata a garanzia della flessibilità che gli ha permesso di essere ad un tempo all’interno di una rete di relazioni istituzionali interne e internazionali, dall’altro di entrare in relazione con scuole associazioni, gruppi, centri di studio e di ricerca italiani, europei e di altri paesi. Antonio Parisella, docente di Storia Contemporanea all'Università di Parma, presidente del Museo storico della Liberazione di via Tasso