La REPUBBLICA del 2 luglio 2008 pubblica con rilievo un articolo di Marco Ansaldo su un video contro le "unioni miste" diffuso dal comune israeliano di Kiryat Gat.
Nell'articolo si apprende che:
Il contesto è molto particolare. Kiryat Gat è abitata in gran parte da immigrati dall´Africa settentrionale arrivati negli anni ‘50 e dai russi giunti nei ‘90. Soffre di un tasso di disoccupazione alto e il livello socio-economico è medio-basso. Gli immigrati dall´Africa e i loro discendenti, ebrei sefarditi, sono per lo più tradizionalisti o religiosi (molti elettori del partito ultra-ortodosso Shas), mentre gli immigrati dalla Russia sono completamente laici e quasi del tutto privi di radici culturali ebraiche, ma in compenso piuttosto esclusivi in quanto a incroci per la discendenza.
E anche che:
Anche i notabili musulmani si oppongono ai matrimoni misti. Due comunità estremamente tradizionaliste, che vedono nelle donne le custodi dell´onore della famiglia. Una collaborazione non è esclusa. Non è infatti un caso se, alle ultime elezioni, è stato proprio lo Shas il partito non-arabo capace di ottenere più voti fra i beduini del deserto.
Tuttavia, il titolo ("Niente sesso con i beduini" Israele, video-shock a scuola ), l'ersordio dell'articolo e la didascalia delle immagini tendono ad avvalorare l'idea che le autorità israeliane abbiano avviato una campagna contro le unioni miste.
Sotto la fotografia di un uomo in divisa compare la didascalia: "Il poliziotto "anti assimilazione" Un agente dell'ufficio anti assimiliazione spiega i rischi dei matrimoni misti". Sembrerebbe che in Israele esista un ufficio della polizia dedicato alla lotta all'"assimilazione". Non è così. Nell'articolo si apprende che il "Dipartimento anti-assmiliazione" è "una branca dell´ente religioso Yad l´ahim", un´organizzazione nazionalista ultra-ortodossa.
Ecco il testo completo:
GERUSALEMME - A letto con il nemico? Mai. E tantomeno con il beduino. Questo dice, quasi testualmente, un video appena diffuso in una cittadina nel deserto del Negev, e rivolto alle studentesse, dall´altro ieri in vacanza dopo la chiusura delle scuole in tutta Israele.
Niente romanticismi, e bando alle unioni miste, hanno pensato i funzionari del comune di Kiryat Gat, che si è avvalsa della collaborazione delle autorità di polizia. I rappresentanti locali hanno battuto scuola per scuola, mostrando ovunque un breve video, dal titolo cinematografico "A letto con il nemico". Nelle immagini, concentrate sul lavoro di prevenzione svolto da un agente e da una donna del Dipartimento anti-assimilazione, una branca dell´ente religioso Yad l´ahim, si invitano le ragazze ebree a non dare alcun tipo di appuntamento a uomini musulmani e, soprattutto, «agli arabi in caccia». Il filmato mostra alcuni giovani all´uscita dal lavoro, e poi le ragazze fuori dagli edifici scolastici, con il commento di uno degli "educatori": «Quei giovani vogliono sfruttare le ragazze. E una volta incinte le abbandonano. Così il problema diventa doppio. Bisogna evitarlo fin dal principio».
Il contesto è molto particolare. Kiryat Gat è abitata in gran parte da immigrati dall´Africa settentrionale arrivati negli anni ‘50 e dai russi giunti nei ‘90. Soffre di un tasso di disoccupazione alto e il livello socio-economico è medio-basso. Gli immigrati dall´Africa e i loro discendenti, ebrei sefarditi, sono per lo più tradizionalisti o religiosi (molti elettori del partito ultra-ortodosso Shas), mentre gli immigrati dalla Russia sono completamente laici e quasi del tutto privi di radici culturali ebraiche, ma in compenso piuttosto esclusivi in quanto a incroci per la discendenza.
A ciò si aggiunga che Yad l´ahim è un´organizzazione nazionalista ultra-ortodossa. Svolge operazioni di recupero di donne ebree che vivono nei villaggi arabi, considerate dall´ente alla stregua di "prigioniere" dei mariti, accusati di averle sedotte e poi soggiogate. I mezzi usati da Yad l´ahim sono spesso violenti. Il rapporto sui diritti umani del Dipartimento di Stato americano nel 2000 ha indicato nell´organizzazione il maggiore responsabile di azioni vandaliche compiute in Israele contro cristiani evangelici, testimoni di Geova ed ebrei riformati.
Anche a Kiryat Gat, come in buona parte del mondo, i giovani beduini della zona il fine settimana "scendono in città" per divertirsi e fare acquisti. Eppure non è detto che la controparte beduina infine non approvi il video. Anche i notabili musulmani si oppongono ai matrimoni misti. Due comunità estremamente tradizionaliste, che vedono nelle donne le custodi dell´onore della famiglia. Una collaborazione non è esclusa. Non è infatti un caso se, alle ultime elezioni, è stato proprio lo Shas il partito non-arabo capace di ottenere più voti fra i beduini del deserto.
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