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Informazione Corretta Rassegna Stampa
01.07.2008 La chiamano "tregua"
diario dal kibbutz Saad, a 3 km da Gaza, di Susanna Cassuto-Evron

Testata: Informazione Corretta
Data: 01 luglio 2008
Pagina: 1
Autore: Susanna Cassuto-Evron
Titolo: «La chiamano "tregua"»
La settimana scorsa, Giovedi` e Venedi` passati sono stati lanciati verso Israele quattro bombe di mortaio e un missile Qassam. Il passaggio di alimentari e di combustibile da Israele verso la striscia di Gaza e` stato bloccato. Si pensava che il nostro governo aspettasse un po' prima di dare il laisse` passe`, ma no! Gia` la Domenica decine, se non piu`, di camion carichi di ogni bene sono passati da Israele per il benessere di quelli che ci mandano questi "regali" durante la cosiddetta tregua. Intanto il governo e` stato occupato nella discussione se fare lo scambio di prigionieri con il Hizbullah. Loro hanno in mano due nostri militari rapiti due anni fa, Eldad Reghev e Udi Goldwasser, nessuno li ha visti d'allora, nessuno sa se sono vivi o morti. Per il Hizbullah la Croce Rossa non esiste, e non esiste per loro nessun patto internazionale che concerne prigionieri di guerra. Noi abbiamo in mano diversi prigionieri della seconda guerra del Libano (scoppiata per conseguenza del sequestro dei due militari) e un terribile assassino libanese che ventinove anni fa ha trucidato due bambine e il loro papa` ed e` stato condannato per la vita – Samir Quntar. Il Hizbullah lo vuole, per loro e` un simbolo... L'opinione pubblica era con le famiglie dei due militari, ma c'erano anche voci, molto importanti, che affermavano questo scambio non si deve fare. Il governo ha deciso di fare lo scambio... il cuore ha vinto l'intelletto, e` cosi` che un governo deve decidere? E se poi pagheremo cara questa decisione? Questi eventi mi portano indietro negli anni. Avevo nove anni quando e` finita la guerra mondiale, si aspettava il ritorno dei nostri cari deportati. Papa` non torno`. Persone che lo avevano incontrato durante il Suo calvario dissero che era vivo sino al giorno prima dell'entrata Sovietica. Eravamo sicuri, tutti, ch'era caduto vivo in mani Sovietiche. Per anni il dubbio che forse Papa` fosse` vivo in mani nemiche mi rodeva dentro. Dal momento che abbiamo capito che Papa` e` stato trucidato dai Tedeschi in fuga, dopo anni di struggimento, mi sono calmata. Il mio passato mi porta a un'atteggiamento positivo per la decisione del governo. Spero proprio di vedere presto Reghev e Goldwasser vivi in Israele. Ma anche se non sarà così, almeno un po' di pace arrivera` alle loro famiglie.
http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

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