mercoledi` 23 ottobre 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Lo dice anche il principe saudita Bin Salman: Khamenei è il nuovo Hitler


Clicca qui






Informazione Corretta Rassegna Stampa
01.07.2008 E prese la bambina per i piedi...
Deborah Fait sulla liberazione e sui crimini di Samir Kuntar

Testata: Informazione Corretta
Data: 01 luglio 2008
Pagina: 1
Autore: Deborah Fait
Titolo: «E prese la bambina per i piedi...»
A mezzanotte stavano tutti dormendo in quella palazzina di Naharyia, quando quattro terroristi entrarono nel portone sparando all'impazzata.
Smadar prese in braccio Yael di due anni per nascondersi e Danny prese in braccio Einat, di quattro anni,  cercando anche lui di correre nel rifugio ma in quel momento i terroristi sfondarono  la porta del loro appartamento.
Cosi',  un appartamento scelto a caso, a loro bastava ammazzare degli ebrei.
Samir Kuntar prese subito Danny con la sua bambina piu' grande, Einat,  intanto i suoi complici cercavano altri ostaggi. 
Smadar era riuscita a nascondersi bene ma sapeva che se la piccola si fosse messa a piangere avrebbero gettato una bomba e sarebbero tutti morti, anche i vicini che si erano rifugiati nel loro appartamento per stare insieme, per farsi coraggio, allora mise una mano sulla bocca di Yael parlandole a bassa voce.
Smadar disse in seguito che, mentre cercava di far tacere la piccola, si era ricordata che sua madre era stata salvata allo stesso modo quando i nazisti stavano cercando gli ebrei in Polonia.
La piccola Yael pero' non sopravvisse perche' non era riuscita a respirare e Smadar se la ritrovo' morta fra le braccia.
Soffocamento o paura? Forse le due cose insieme, a due anni non si puo' capire perche' degli uomini urlanti ti portano via il papa' e la sorellina ma si puo' avere tanta paura da decidere di addormentarsi la' fra le braccia sicure della mamma e non respirare piu'.  
Mentre stava arrivando la polizia, Samir Kuntar, il boia , porto' Danny sulla spiaggia  dove gli sparo' e lo fece davanti a Einat  perche' la bambina  vedesse, come ultima cosa della sua piccola vita, la morte del padre.
Poi, non contento,  lo getto' in acqua per annegarlo.
Infine prese Einat, terrorizzata a piangente,  per le gambe e le spacco' la testa contro una roccia.
Samir Kuntar, il boia maledetto, non si e' mai pentito: come i criminali nazisti, e' sempre stato orgoglioso di quello che aveva fatto.
Fra pochi giorni sara' liberato, il governo Olmert ha accettato le condizioni di Hezbollah per riavere indietro i probabili cadaveri di Udi Goldwasser e Eldad Regev, catturati in territorio israeliano mentre pattugliavano il confine nord.
" Io non sono mai contenta quando muore qualche palestinese e non li capisco quando  fanno festa dopo un attentato kamikaze. La vita e' sacra" Dice Smadar Haran Keiser.
Ehud Olmert le ha chiesto un incontro per parlare della liberazione di colui che distrusse, ridendo, la sua famiglia   e Smadar ha risposto:
" Samir Kuntar non e' un mio prigioniero privato. Io non ho il monopolio del dolore, della sofferenza o della giustizia. Questa per me è una prova orribile e cerco di raccogliere tutte le mie forze per reggerla. Venendo qui, mi sono fermata sulle tombe dei miei famigliari. Il mio cuore si spezza al pensiero che il loro assassino sta per essere scarcerato. Questo per me è un giorno veramente triste e doloroso”.
Queste nobili parole e  la decisione del governo hanno straziato tutti.
E' terribilmente difficile pensare che fra una settimana una belva assassina e assetata di sangue ebraico sara' libera a casa sua, nel suo paese . E' difficile accettare il fatto che rideranno alle nostre spalle, si faranno gioco della nostra debolezza .
Ma c'e' una legge non scritta in Israele, nessuno deve essere lasciato in mano al nemico, costi quel che costi, nessuno, ne' vivo ne' morto.
Ognuno di noi e' sacro per tutti gli altri.
Udi e Eldad sono probabilmente morti ma per due anni  li abbiamo aspettati , come da due anni aspettiamo che torni a casa Gilad Shalit, prigioniero di hamas.
Israele ha a che fare con belve sanguinarie e senza pieta', talmente crudeli e feroci da non permettere nemmeno una visita della Croce Rossa Internazionale ai prigionieri. Tanto feroci da non voler dire alle madri, alle mogli, ai figli se i loro cari sono vivi o morti.
Ron Arad e' scomparso vent'anni fa e non ci hanno mai detto niente, per venti lunghi anni non hanno detto una parola. Hanno sentito che sua madre era morta di crepacuore e non hanno detto niente. Sanno che la figlia di Ron , Yuval, non ha mai conosciuto il padre e lo aspetta ancora ma loro tacciono. 
Non danno possibilita' di speranza ne' di rassegnazione.
Belve, belve immonde.
Eppure queste belve immonde riscuotono un sacco di simpatia e di ammirazione, non solo nei paesi arabi, anche in Europa, anche in America.
E' un pensiero che mi turba perche' l'ammirazione per questi boia non e' altro che odio per Israele.
Perche' Israele libera terroristi pur di avere a casa dei cadaveri o pezzi di corpi? 
Perche' noi qui siamo un tutt'uno con il nostro paese e il nostro popolo, perche' un padre e una madre darebbero tutto pur di riavere un loro figlio e ogni soldato catturato dalle belve e' nostro figlio , fa parte della nostra famiglia e la nostra famiglia e' Israele.
La grandezza di Israele e' l'amore per i suoi figli, la grandezza di Israele sono le mamme come Smadar e il coraggio di dire "se serve a liberare i nostri ragazzi, rilasciatelo"  
Come possono capire tutto questo i nostri nemici che usano i loro figli come scudi umani? Che piazzano le rampe  nelle case e nelle scuole e se vengono colpiti civili e bambini meglio, Il mondo condannera' Israele.
Non sappiamo cosa tornera' a casa di Udi e Eldad, non sappiamo con certezza se ci saranno due funerali o due feste grandi, non sappiamo se dovremo ancora piangere o se potremo gioire.
Intanto il piccolo soldato, Gilad, aspetta il suo turno. Hamas, nella sua immensa ferocia, alza il prezzo perche' Olmert, liberando Kuntar, ha dato ai terroristi questo potere enorme: se per due cadaveri Israele e' disposto a rilasciare un assassino/belva , distruggendo in un sol colpo le decisioni precedenti che nessun palestinese con le mani sporche di sangue ebraico sarebbe mai stato liberato, chissa' cosa e' disposto a dare in cambio di un prigioniero vivo.
Siamo tristi e disperati, pieni di dubbi, pieni di paure, di insicurezze, sconforto e di atroci perplessita' ma anche colmi della dolcezza della solidarieta' che fa di Israele un paese speciale, unico al mondo, fieri di essere cittadini di un paese cosi' straordinario che dalla sera alla mattina deve decidere se fare la guerra per liberare degli ostaggi, se accettare una tregua che permettera' al nemico di riarmarsi ma anche a una parte di israeliani di poter vivere senza la paura dei missili e di rilassarsi per un po'.
Un paese straordinario capace di vivere le tragedie, di risolverle e di essere pronto ad affrontarne altre peggiori senza mai perdere il gusto della vita e della felicita' fatta di attimi. 
Un paese cosi' straordinario, abitato da gente cosi' speciale  da sucitare l'odio del mondo intero. Infatti, mentre e' difficile sentire commenti sulla ferocia dei terroristi, non esistono freni morali nel gettare fango su Israele, raccontando fantasie allucinanti, menzogne disgustose, nessuno si tira indietro quando c'e' da diffamare e calunniare gli ebrei di Israele.
Basta aprire un giornale, basta navigare in internet e si legge di tutto e di piu' e nessuna calunnia, nessuna menzogna suscita un solo dubbio, tutto viene ciecamente creduto , digerito e risputato con aggiunta di veleno mortale.
In Germania  un professore dice  che  gli atleti ammazzati dai palestinesi a Monaco volevano morire da martiri per fare pubblicita' a Israele, un naziantimperialista  italiano continua a scrivere che l'11 settembre e' colpa di Israele e che le Twin Towers sono state abbattute dal Mossad, che i sionisti erano alleati dei nazisti e mandarono a morire 6 milioni di ebrei per poter creare lo stato di Israele.
Infine, l'ultima perla e' la strage di Bologna. Tempo fa la pista molto credibile di un'alleanza BR e terrorismo palestinese fu scartata con indignazione. Per carita' accusare i santini palestinesi di strage, quale abiezione! 
Dopo aver evitato con tanta fatica di cacellare la memoria di stragi fatte nei vari aeroporti europei e italiani dove non esistono targhe per ricordare le decine di vittime dell'OLP, Dopo aver dimenticato  Stefano Tache', bambino romano, italianissimo ma ricordato solo dagli ebrei.
Dopo aver cercato di non parlare mai dell'Achille Lauro dove Abu Abbas si diverti' a uccidere un vecchio ebreo americano paralitico, lo stesso Abu Abbas che fu il mandante della strage della famiglia di Smadar Haran.
Dopo tanti sforzi, ben riusciti,  vogliamo parlare di terrorismo palestinese responsabile della strage di Bologna?
MAI PIU'.
E allora cosa succede?
Con tempismo assolutamente perfetto  succede che Carlos, il terrorista chiamato sciacallo, che per anni ha lavorato con l'OLP,  rivela che dietro la strage di Bologna c'e' il Mossad e la Cia.
Ualla, che notiziona appetitosa!  Questa mica viene insabbiata, scherziamo? Questa viene presa per verita' assoluta, e' il Vangelo e viene usata subito come notizia da prima pagina e da chi? Ma da Repubblica, lo stesso giornale che 20 anni fa sosteneva EBREI= NAZISTI per Sabra e Chatila. 
Daniele Mastrogiacomo scrive un'intera pagina su Repubblica sulle rivelazioni di Carlos, rivelazioni bibliche, stupende, qualcos'altro di cui accusare Israele.
L'articolo inizia con :     
"La strage di Bologna è stata opera dei servizi segreti americani con la complicità di quelli israeliani"
e finisce con :
"E per lo "sciacallo" anche la strage di Bologna venne ordita dalla stesse centrali. I "nemici" di sempre. Israeliani e americani. "
 
Tra tutto questo rigurgito di idiozie, e' passata quasi inosservata la notizia che Teheran ha puntato i suoi missili contro Israele, esattamente contro Dimona nel Neghev, e che Zahal da gennaio prossimo iniziera' la distribuzione di nuove maschere antigas agli israeliani.
Vabbe', fino a gennaio abbiamo la vita assicurata, poi vedremo, intanto aspettiamo i nostri ragazzi e le mamme israeliane andranno ogni venerdi' al valico di Erez, il piu' vicino a Gaza, per gridare il piu' forte possibile "Liberate Gilad".
Tra i tanti cartelloni in ebraico che sventoleranno, ce ne sara' anche uno scritto in Italiano che terro' alto verso il cielo :"Gilad libero, subito!".
 
 
Deborah Fait 

http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT