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Vi inviterei a non fare i vittimisti ! il vittimismo è una caratteristica saliente e degli italiani,prevalentemente i meridionali, ma anche i leghisti,pseudo-etnici in salsa italica,e,ma il vittimismo dicevo è proprio degli ebrei,siano essi di tradizione mitteleuropea o levantina o trasteverina o statunitense.Facci ha fatto delle considerazioni piuttosto piane sull'attegiamento della sig.ra Nierestain. Gli israeliani non sono quasi mai vittimisti,sono degli ebrei che hanno trovato la terra promessa e hanno smesso di lamentarsi. Quei quattro sassi in croce fra il giordano, il litani ed il mar morto li hanno fatti fiorire,mantenendo negli anni una democrazia,come tutte le democrazie ,imperfetta,circondati da paesi ostili e non democratici e con una ostilità 'interna' di chi in quelle terre abitava prima del loro arrivo o ritorno biblico in massa nel secolo scorso: secolo di ferro e di fuoco.Il problema che si pone è quello della spartizione di quei quattro sassi messi in croce,tra due popoli e poi per complicare le cose di una città tra tre religioni.Oltre alla religione ebrea ed alla religione islamica c'è anche la religione cristiana.Che poi facci faccia un pò di confusione tra colonie,insediamenti,quartieri residenziali più o meno shic o più o meno violenti non è una colpa gravissima specie con questo caldo torrido e comunque non sono sbagliate del tutto le considerazioni sulla doppia fedeltà della signora errante fra roma e gerusalemme e del suo ,come dire, profilo intellettuale-mediatico che la fa apparire come rappresentante informale dello stato d'israele,ed anche in questo non è che ci sia da adontarsi, ricordando comunque che israele e l'italia sono due stati distinti accomunati solo forse dalla scarsezza di petrolio e dall'essere rivieraschi sul mar mediterraneo. vittorio marini Gentile lettore Marini, lei tocca in poche righe una quantuità di argomenti, ne scegliamo due, non a caso: 1)il vittimismo dicevo è proprio degli ebrei. Può spiegarci come, per favore ? non crede che parlare di un popolo al plurale sia sbagliato ? 2) comunque non sono sbagliate del tutto le considerazioni sulla doppia fedeltà della signora errante fra roma e gerusalemme e del suo ,come dire, profilo intellettuale-mediatico che la fa apparire come rappresentante informale dello stato d'israele Non capiamo il suo ragionamento. Come dovrebbe fare secondo lei una giornalista italiana che fa la corrispondente da Gerusalemme ? Mantiene la sua casa qui, trova casa là, scrive, lavora, viaggia, è sufficiente per affermare come ha fatto Facci che Fiamma Nirenstein, eletta deputato al parlamento italiano, lo confonde con la Knesset ? E'una affermazione balorda quella di Facci oppure è Nirenstein che, sbalordita, fa del vittimismo ? cordiali saluti, IC redazione |
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