Ma chi è più sradicato di “Mendel dei libri” che “gli occhiali inforcati, la barba irsuta, vestito di nero, leggendo si dondolava come un cespuglio al vento”? Mendel non è in sinagoga, anche se quel moto scomposto potrebbe assomigliare a una preghiera. La sua casa – o meglio tutto il suo mondo – sta al caffè Gluck di Vienna. Dentro le pagine, che lui conosce come nessun altro. Mendel dei libri è un racconto di Stefan Zweig. E’ la storia di un uomo mirabile che conosce tutti i libri: una specie di archivio informatico prima che inventassero i microchip.