Può darsi che, come scrive il Sig. Lucio Pardo, sia stato alterato dalla recensione di Sergio Luzzatto il pensiero genuino di Ariel Toaff.
A parte il fatto che anche il prof Cardini si è eccitato per quanto ha scritto A. Toaff. E si deve presumere che Cardini, come docente universitario, abbia letto quel libro.
C'è tuttavia un dubbio che mi assilla. Com'è possibile che anche la stampa israeliana non sia stata molto tenera con A. Toaff? Forse Luzzatto e Cardini hanno influenza su detta stampa? E le vignette chi le ha inventate?
E' vero o non è vero che A. Toaff ha scritto (cito a mente) che nel processo fatto al rabbino e alla comunità ebraica di Trento, ci sia stato qualcosa di vero nelle accuse?
E' vero o non è vero che Ariel Toaff ha sostanzialmente affermato (cito a mente) che c'erano degli ebrei ashkenaziti che per due o tre secoli scorazzavano per l'Europa, sempre impuniti, in cerca di sacrifici rituali?
Perché questi e non altri sono il nocciolo del problema.
E come mai appena adesso si cita nei dettagli l'opera di ricerca e confutazione fatta dalla Sig.ra Gemma Volli? Eppure questo lavoro era ben noto, "erga omnes". E non solo, l'opera della Sig.ra Volli non faceva altro che riaffermare quanto si sapeva all'epoca del processo.
Perché il Papa inviò un vescovo come legato pontificio per accertare cosa fosse successo. E quando il vescovo inquisitore accertò che tutte le accuse erano false, fu cacciato da Trento dal vescovo Hindenbach. Chi era il vescovo Hindenbach che si poteva permettere di espellere addirittura il legato pontificio?
Saluti
Dario Bazec
Condividiamo il suo giudizio negativo sul libro di Ariel Toaff, che nel suo libro ha ipotizzato che le accuse di omicidio rituale avessero una plausibilità che non avevano. Ciò non toglie che nella sua recensione Luzzatto possa aver ulteriormente calcato la mano, dando per certa la veridicità delle accuse.
cordiali saluti redazione IC