Mentre siamo ancora a interrogarci sulla visita dell'ineffabile Ahmadinejad a Roma, questi ha già lanciato un altro sasso, riportato senza alcun commento dai nostri notiziari. Ha dichiarato l'imminente cancellazione di Israele dalla faccia della terra. Perché i professionisti dell'antifascismo nostrano non si mobilitano contro dichiarazioni che non sono meno inquietanti e perniciose di quelle pronunciate da Hitler tra gli anni venti e trenta e che in breve sarebbero state messe in pratica? Si parla tanto di dovere di memoria. Mi sembra piuttosto che il mondo sia preda della sindrome dell'uomo di Smolensk: colpito alla testa non ricorda più nulla. Cecilia Nizza