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La Repubblica Rassegna Stampa
30.05.2008 Contatti tra l'Iran e Al Qaeda
che vuole la liberazione di alcuni suoi membri agli arresti domiciliari

Testata: La Repubblica
Data: 30 maggio 2008
Pagina: 0
Autore: la redazione
Titolo: «"Contatti segreti tra governo iraniano e la rete terroristica di Bin Laden"»
Da La REPUBBLICA del 30 maggio 2008:

WASHINGTON - «Ci sono contatti segreti tra il governo dell´Iran e il vertice di Al Qaeda». È quanto hanno riferito conti ufficiali statunitensi all´emittente americana Abc. «Una circostanza che - si legge sulla pagina "on line" della testata - è seguita con attenzione dalla Casa Bianca, dal Pentagono e dalle agenzie di intelligence». Secondo l´Abc, stando sempre alle fonti informate di questa materia delicatissima, «i contatti hanno a che fare con la situazione di operativi di grado elevato di Al Qaeda, tra cui due figli del leader dell´organizzazione terrorista, Osama Bin Laden, agli arresti domiciliari in Iran dal 2003».
Le fonti Usa non ritengono che l´Iran sia disposto a lasciare andare i figli di Bin Laden e non si spiegano, quindi, «la ragione per cui il regime degli ayatollah abbia avviato questi contatti». «Gli iraniani sanno benissimo che pagherebbero un prezzo salatissimo se lasciassero libera questa gente», ha detto la fonte all´Abc. «Piuttosto l´Iran considera questi individui merce di scambio di un certo valore», ha aggiunto un´altra fonte vicina al Pentagono, «come e quando useranno questi gettoni o se preferiranno tenerli in cassaforte è materia di una discussione strategica in corso» a Teheran. «Subito dopo l´invasione americana dell´Afghanistan - si legge nell´articolo - alla fine del 2001, la cupola di Al Qaeda si è divisa in due gruppi: uno guidato da Osama Bin Laden e da Ayman al Zawahiri, fuggito a est per trovare un rifugio sicuro nelle aree tribali del Pakistan. Il secondo, guidato da un egiziano di nome Said al Adel, ha preso la strada a ovest verso l´Iran». Di quest´ultimo gruppo fanno parte una ventina di militanti, tra cui alcuni familiari di Osama Bin Laden, i suoi figli Saad e Hamza, questi ultimi tra i terroristi più pericolosi secondo gli americani. «Al Qaeda li rivuole ed è interessata a un accordo», ha detto una fonte della Difesa.

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