Al Qaeda minaccia la jihad nucleare per l'intelligence americana è un bluff
Testata: La Stampa Data: 29 maggio 2008 Pagina: 14 Autore: Francesco Semprini Titolo: «Al Qaeda minaccia “Jihad nucleare"»
Da La STAMPA del 29 maggio 2008:
Al Qaeda lancia la jihad nucleare, ma per l’intelligence americana si tratta di un bluff. Presunti affiliati all’organizzazione guidata da Osama bin Laden hanno rivolto un appello agli aspiranti terroristi invitandoli a ricorrere alle armi di distruzione di massa per compiere attentati in Europa e Usa. Il messaggio è in un video divulgato alcuni giorni fa su Internet e di cui l’Fbi ha dato notizia ieri. «L’idea di uccidere tante persone è ancora presente in noi», avverte la voce che accompagna il filmato di 39 minuti dal titolo «Jihad nucleare: il terrore finale», comparso nel forum al-Ekhlaas lo scorso 25 maggio: «Questo progetto deve essere attuato con il proposito di trattare gli altri allo stesso modo. Il terrore nei loro Paesi deve riguardare perdite vite umane e queste devono avvenire con armi di distruzione di massa». Secondo l’intelligence americana, la prospettiva del ricorso alle armi chimiche, biologiche e atomiche è volta a creare un clima di infondato allarme piuttosto che un rischio reale. Sebbene i responsabili degli attentati dell’11 settembre 2001 ambiscano a mettere le mani sulle armi di sterminio, non esistono segnali che ci siano riusciti. Ne sono convinti i responsabili dei servizi segreti Usa, che ridimensionano i toni del filmato e la reale entità delle minacce: «I video dei simpatizzanti sono realizzati da persone che di solito non hanno mai avuto contatti con i veri terroristi», spiega Ben Venzke, amministratore delegato di IntelCenter, l’osservatorio che analizza le attività in rete di al Qaeda. Anche perché, secondo l’esperto, come in questo caso, le produzioni del sottobosco amatoriale altro non sono che un collage di vecchi spezzoni. «Considerarle autentiche sarebbe come considerare un video girato da un ragazzino di dieci anni sulla sua squadra del cuore come un messaggio ufficiale della società», prosegue Venzke. A lanciare l’allarme era stato, martedì sera, il network televisivo AbcNews, rivelando che l’Fbi aveva fatto circolare una nota in cui metteva in guardia 18 mila tra uffici di polizia e agenzie governative sull’esistenza di un video che esorta i militanti jihadisti all’uso di armi di distruzione di massa. Una procedura di routine, più che un segnale di allarme vero e proprio: «L’Fbi e il Dipartimento della Sicurezza nazionale non hanno elementi per confermare l’esistenza di un rischio reale per gli Usa», spiega in una nota Richard Kolko, portavoce della polizia federale.
Per inviare una e-mail alla redazione della Stampa cliccare sul link sottostante