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Non sempre si usano stessi pesi e stesse misure come non sempre le reazioni sono le stesse.
Mi riferisco alle recenti notizie sul ministro della cultura Egiziano Faruq Hosni, che ha dichiarato durante una seduta del parlamento che: non avrebbe esitato a bruciare libri israeliani se ne avesse trovati nelle bliblioteche egiziane.
A parte la gravita’ delle dichiarazioni che sono rivolte ad una nazione che ha ormai da diversi anni ha buone relazioni diplomatiche, a parte che tra Egitto e Israele le relazioni culturali sono quasi nulle se non inesistenti, la gravita’ del fatto e’ che il responsabile e’ il canditato alla nomina a rappresentante alla cultura dell’Unesco. Per non citare che ll prossimo anno l’Egitto sara’ ospite d’onore alla Fiera del Libro a Torino.
A parte il fatto che la totalita’ dei giornali italiani, eccetto il Corriere della Sera, ha ignorato la notizia e gia’ questo mi sembra scandaloso. Anche da Israele non si sono avute reazioni di rilievo, come dalle organizzazioni, che dalle comunita’ ebraiche, quasi si volesse minimizzare l’accaduto.
Adesso facciamo una considerazione: se il ministro in questione fosse stato israeliano la reazione sarebbe stata la stessa?
Sicuramente no. Le Organizzazioni Islamiche avrebbero gia fatto manifestazioni di protesta bruciando bandiere facendo roghi di qualsiasi testo che avesse una sola parola di ebraico.
Tutti i media avrebbero gonfiato la notizia fino all’inverosimile con la conseguenza di sfociare in violenze. Perche’ tutto questo non succede? Principalmente perche’ in Israele la liberta' di parola e’ garantita e quindi non e’ammissibile fare dei roghi di libri solo perche’ di provenienza araba, secondariamente perche’ questo tende a smentire l’esistenza della cosidetta “lobby ebraica”, che con le sue ramificazione sul mondo intero, potrebbe condizionare la divulgazione delle notizie e che potrebbe pianificare manifestazioni e rivolte come normalmente e’ avvenuto e avviene nel mondo Islamico. Non ci dimentichiamo di diversi episodi avvenuti di recente quando, a torto o a ragione, le reazioni sono state cosi’ violente da creare ondate di panico in tutto il mondo occidentale con il risultato che la ricerca di una distensione da una parte era accolta con urla piu’ forti dall’altra. Voglio stare a vedere se durante il prossimo anno qualcuno tentera’ di boicottare l’Egitto alla Fiera del Libro o se sara’ accolto come un vero e proprio ospite d’onore. Angelo Shai http://veritacontromenzogna.blogspot.com/ Vi autorizzo alla pubblicazione con il nome dell'autore Angelo Shai |
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