Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein".
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)
Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine.
Gasparri studi la Storia, così capirà cosa sono state le leggi razziali e la piantino di resuscitare il fascismo: la Storia lo ha già giudicato e condannato
Testata: Corriere della Sera Data: 28 maggio 2008 Pagina: 9 Autore: la redazione Titolo: ««No alla via per Almirante» Stop della comunità ebraica»
Dal CORRIERE della SERA del 28 maggio 2008:
ROMA — «Sono convinto che questa storia di intitolare una strada ad Almirante farà la stessa fine di Largo Bottai...». Il presidente della Comunità Ebraica di Roma, Riccardo Pacifici, torna con la memoria allo scontro di qualche anno fa che si abbattè allora, come un boomerang, sulla giunta Rutelli. Stavolta tocca ad Alemanno. Ed è sempre no. Un no che scatena un polemico botta e risposta, con parziale ricomposizione finale, tra la comunità ebraica di Roma ed esponenti del governo e di An come Maurizio Gasparri e Ignazio La Russa. «Per carità — ha subito precisato Pacifici —. La politica non c'entra. Stiamo parlando di un giudizio di natura storica. E per l'Almirante che mi riguarda, quello fino al '48, la nostra condanna è netta». Il no è stato pronunciato ieri pomeriggio da Pacifici che stava aspettando, di fronte alla Sinagoga, la visita del ministro dell'interno Roberto Maroni. A provocarlo la domanda: una strada per Almirante? «La mia opinione, così come quella di tutta la Comunità ebraica, è di totale condanna», ha risposto seccamente Pacifici. «Conservo a casa i numeri della "Difesa della razza" di cui Almirante era redattore. È stato complice di un regime tiranno che ha portato alla persecuzione e allo sterminio degli ebrei. Certo non è colpevole di aver ucciso nessuno, ma complice di quel regime». Più tardi poi ha ricordato: «Forse qualcuno ha dimenticato cosa scriveva: "Il razzismo è il più vasto e coraggioso riconoscimento di sé che l'Italia abbia mai tentato. Chi teme che si tratti di un'imitazione straniera non si accorge di ragionare per assurdo: perché è assurdo sospettare che il movimento inteso a dare agli italiani una coscienza di razza possa servire ad un asservimento ad una potenza straniera...". Ecco, era il 1938. E stavano per scattare le leggi razziali ». Piccata la reazione di Maurizio Gasparri, presidente dei senatori del Pdl: «Pacifici è ingeneroso, sappia valutare con un metro di giudizio meno arrogante e più realistico la figura di Almirante». Più soft Ignazio La Russa, ministro della difesa, che ha chiamato Pacifici chiedendogli un incontro. Incontro subito accettato da Riccardo Pacifici. Almirante, ha ricordato La Russa, sarà ricordato oggi dalla Camera, con la presentazione della raccolta dei suoi discorsi parlamentari. In difesa del marito è intervenuta anche Donna Assunta: «Almirante era molto amico degli ebrei, salvò molte famiglie della Rsi, li rifugiò nella foresteria di Salò e gli diede i soldi per tornare a Roma. Penso quindi che sia ora di smetterla».
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