L'intera pagina pubblicata ieri dal CORRIERE della SERA sul ministro della cultura egiziano Faruq Hosni, con le sue deliranti dichiarazioni di < voler bruciare tutti i libri israeliani >, non ha trovato spazio in nessun altro quotidiano italiano, nè ieri nè oggi, neppure un TG ha ritenuto la notizia degna di citazione. E dire che la notizia c'era, non ci risulta nessun altro ministro della cutura di nessun altro paese al mondo che si sia lasciato andare a tanta bassezza. Oltre a tutto, l'Egitto il prossimo anno sarà ospite d'onore alla Fiera del Libro di Torino, ci chiediamo quale onore sarà mai possibile attribuirgli dopo una simile dichiarazione. Ma evidentemente siamo noi che ci sbagliamo, se quasi tutti i mezzi d'informazaione, tranne il CORRIERE della SERA hanno cestinato la notizia. Che era pure accompagnata da un'altra, non meno inquietante, perchè il medesimo Faruq Hosni è candidato alla poltrona di direttore generale dell'Unesco, l'organismo Onu per la cultura. Ma anche questa prospettiva non ha suscitato sdegno nei nostri media, anzi, neppure il minimo interesse.
Ogni tanto qualcuno ci chiede di citare qualche esempio quando citiamo la teoria dei < due pesi, due misure >, l'episodio del ministro della cultura (sic !) egiziano fa al caso nostro. Se invece dell'Egitto si fosse trattato di Israele siamo pronti a scommettere che da REPUBBLICA fino alla GAZZETTA di ROCCA CANNUCCIA le paginate si sarebbero sprecate, così come gli appelli. Chissà, forse Barbara Spinelli avrebbe resuscitato persino il suo < ebreo, discolpati ! > , di infausta memoria. Invece niente, silenzio assoluto.
Inviamo i nostri complimenti più sentiti al 99 % dei quotidiani nazionali, e ai TG nella loro totalità. Ma che Bel Paese, l'Italia.