Traduzione di Ariel Rathaus

Adelphi                                            Euro 10

La Piccola Biblioteca Adelphi incarna (o incarta?) l’idea sempre sfuggente del piacere del testo. Quando non abbiamo il tempo o la voglia per affrontare un grosso tomo, ci rivolgiamo fiduciosi a questi volumetti, capolavori di cento pagine, rapide e impareggiabili narrazioni o piccole brecce sapienziali nel muro della realtà.

Così anche questa volta, prendendo tra le mani “Nel fiore degli anni” di S.Y. Agnon, abbiamo pregustato una bella lettura. Agnon, autore israeliano in Italia pressoché sconosciuto, fu addirittura Premio Nobel per la Letteratura nel 1966: il tempo passa e sbiadisce anche i nomi più illustri. Questo breve romanzo, ambientato in un paese ai confini dell’Impero austro-ungarico, è del 1922, e certo non scorre facilmente, non seduce, non incanta, anzi è petroso e aspro, tutto concentrato in una essenzialità quasi sgarbata. “Nel fiore degli anni” muore una giovane sposa e madre: prima di congedarsi dalla vita, però, brucia nella stufa centinaia di lettere, il suo segreto, e ne aspira avidamente il fumo, simbolo malinconico di ciò che poteva essere e non fu. La figlia la osserva di nascosto e si ripromette di scoprire il senso di quest’ultimo misteriosissimo rito.

Tante vicende di ebrei si intrecciano nelle cento pagine, storie di conversioni forzate, di commerci sbagliati, di devozioni senza premio. Ma il filo rosso rimangono quelle lettere, scritte alla madre da un poeta che tanto la amò, che sperò di averla in sposa e invece fu costretto a farsi da parte, perché la famiglia della sua bella scelse per lei un altro marito. Sarà allora la figlia a chiudere quel cerchio rimasto spezzato, sarà lei a proporsi come sposa a quell’uomo ormai vecchio e desolato. E così, a distanza di anni, tutto si ricompone, ma senza gioia. E’ la ragazza la narratrice del libro: “E’ per trovare pace scrivendo, ecco perché ho scritto tutto ciò che si legge in questo libro”. Perché, per un’anima religiosa, la pace è ubbidienza al destino.

Marco Lodoli

Almanacco dei libri – La Repubblica