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Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



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Il Foglio Rassegna Stampa
16.05.2008 In Libano hanno vinto Hezbollah e Iran
ma la chiamano "intesa"

Testata: Il Foglio
Data: 16 maggio 2008
Pagina: 3
Autore: la redazione
Titolo: «Perdendo il Libano»
Dal FOGLIO del 16 maggio 2008:

La Lega araba, dal 1945 a oggi, non ha mai risolto una crisi, ma ne ha create molte (tra cui tre guerre), e oggi non si smentisce in Libano. Con clamore mediatico annuncia un accordo a Beirut tra Hezbollah ed esecutivo di Fouad Siniora. In realtà, è soltanto la presa d’atto della vittoria piena di Hezbollah perché la cosiddetta intesa prevede solo il ritiro dei provvedimenti presi dal premier Siniora e la tregua negli scontri che hanno già fatto 81 morti. L’unica novità è un round negoziale che si aprirà a Doha. Già il fatto che non si possa tenere a Beirut è prova dell’inevitabile suo fallimento. Il punto rovente infatti non è soltanto il boicottaggio di Hezbollah dell’elezione del presidente del Libano. Il punto vero è il rifiuto di Hezbollah di ottemperare alle due risoluzioni dell’Onu che gli impongono il disarmo (il silenziamento da parte di Siniora del suo sistema privato di comunicazioni militari aveva questo fine). La realtà è che Hezbollah dirige il suo esercito non solo contro Israele, ma anche contro il legittimo governo di Beirut. Ma su questo punto la trattativa non inizierà neanche e quindi ogni eventuale accordo sulla presidenza sarà ostaggio di Hezbollah, che ha dimostrato di potere occupare Beirut manu militari in due ore. Il tema vero, ora, è se le nazioni che partecipano a Unifil si accontenteranno di questi inutili palliativi o se finalmente prenderanno una iniziativa forte – certo non militare – non “sulla” Siria, ma “contro” la Siria, snodo dell’egemonia iraniana sul Libano.

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