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Con riferimento alla recente modifica proposta da Benedetto XVI per la preghiera di Pasqua per gli ebrei
non sono del tutto convinto sulla formula utilizzata e ritengo, a ragione, che il risentimento di
parecchi gruppi di ebrei tradizionalisti sia in parte giustificato.
Infatti non credo che debba esistere una vera e propria contrapposizione tra cristiani ed ebrei, che
lo stesso Giovanni Paolo II ebbe a considerare i "nostri fratelli maggiori".
Non credo possa esistere una religione diversa fra veri "fratelli", maggiori o minori che siano.
In particolare se preghiera effica per la comunione fraterna fra le due religioni (che dovrebbe essere una)
si doveva proporre ai cristiani avrebbe dovuto riportare la seguente formula :
"Preghiamo per gli ebrei affinchè accolgano il loro fratello Gesù Cristo, figlio del Dio vivente, quale egli è."
Infatti, Gesù Cristo, che per i cristiani è Dio fattosi uomo, non ha bisogno di essere indicato, in particolare per gli ebrei (essendo egli stesso un ebreo) con un attributo specifico (Il Redentore, il Salvatore, il Messia, ecc.) in quanto la considerazione che cristiani ed ebrei debbono avere di Lui è quelle che fu indicata da Dio Padre a Mosè allorchè questi gli chiede qual'è il suo nome, di cui dovrà riferire al popolo d'Israele, ricevendo la risposta " dirai che Io-Sono e il mio nome, Io-Sono mi ha mandato a voi"(Esodo 3,1-8.13-15).
Per cui mentre è lecito pregare per altre categorie di persone o popoli (i governanti, gli atei, ecc.)per la conversione e per il riconoscimento dell'unico Salvatore del mondo, Gesù Cristo, per gli ebrei dovrebbe impostarsi tutto un discorso a parte, in quanto Gesù Cristo nasce ,vive, muore e risorge da ebreo, nulla ha rinnegato o abolito della Sua tradizione umana ma tutto ha portato solo a compimento (infatti , dice, sono venuto non per abolire la legge ma per portarne il compimento); così se una conversione dovesse cercare la chiesa cattolica o auspicare per gli ebrei, questa dovrebbe consistere solo ed esclusivamente nell'accoglienza, con il cuore e con la mente, nel corpo e nell'anima, di Gesù Cristo, quale "Egli-E' ", figlio del Dio vivente, Dio fattosi misericordiosamente Uomo per la nostra salvezza lettera firmata |
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