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La pazienza della pietra Sara Shilo Traduzione Shulim Vogemnann Giuntina Euro 15
"Il giorno del mio 40esimo compleanno mi regalarono Che tu sia per me il coltello di David Grossman: non mi diede pace. Mi identificai con Yair che voleva "dare se stesso" solo con le parole e con Myriam che aveva la mia età ed era sterile. Attraverso di lei ho avvertito la mia sterilità creativa e la passione per la scrittura assopita dentro di me. Mandai una lettera a David Grossman e lui mi rispose: mettiti a scrivere". L'israeliana Sara Shilo lo fece. Il risultato è La pazienza della pietra, romanzo d'esordio, che proprio Grossman ha definito "di grande maturità e profondità": storia di una madre rimasta vedova, e dei suoi figli, che devono fare i conti con la mancanza del padre e le difficoltà quotidiane. Una famiglia che lei ha bloccato in un giorno della loro vita in cui guerra e tragedia privata si confondono. "Era il gennaio del 2000. Nel paese dove abito, nel Nord di Israele al confine con il Libano, fu dichiarato lo stato d'allerta. Sarebbero potuti cadere dei razzi katiuscia e io, che di solito mi preoccupo soltanto che i miei bambini siano scesi nel rifugio, salii nel mio studio e cominciai a scrivere il libro. Allora compresi la doppia pressione di chi vive in un luogo come il nostro. Quella esterna che ti porta a chiuderti in te stesso e in un rifugio e quella interna, che pretende che tu esca nel mondo per seguire le tue emozioni. Queste forze operano sui personaggi e ognuno deve decidere quale far prevalere nella propria vita". Ogni personaggio, nel suo romanzo, lo fa attraverso il proprio monologo. "Ho cercato di frammentare la realtà, che in queste situazioni tende a diventare un unico corpo compatto. Metaforicamente, quando si sente il "bum" di un katiuscia è come se tutte le voci delle persone fossero inghiottite dal frastuono. Ho ridato loro parola, con la scelta di riportare la persona al centro, perché in una famiglia le opinioni sono diverse: persino la morte di un padre può essere compresa in modi diversi".
Alessia Gallione Donne – La Repubblica |
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