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Ho seguito la sua trasmissione, Gad Lerner. Ho anche sentito e sussultato quando il prof. Vattimo ha detto che a Nirenstein si poteva dire di peggio che solamente “fascista”. E sono rimasta allibita quando lei non ha fatto una piega, riportando il tutto al “povero vecchio” beccatosi dal prof. Vattimo da parte del prof. Volli che all’Università di Torino volantinava avvolto nella bandiera di Israele e che a sua volta è stato salutato dal prof. Vattimo con un “heil hitler” a braccio teso. Ma che bravo filosofo! Nirenstein doveva avere, in quel frangente, un difensore d’ufficio? Sìssignori, lei come Conduttore anche facendo a meno del turpiloquio sgarbiano in difesa –sacrosanta- di Veronesi, questo sì professore emerito al quale tante di noi devono qualcosa (l’ultimo AnnoZero di Santoro). Niresntein si meritava la sua difesa e il suo distinguo come faccio io quando, commentando ciò che dice, come lo dice ecc…, si dice di lei che è diventato uno ‘sporco borghese’, conservatore e spocchioso (il resto non ha importanza). Se non sono d’accordo con lei, non per questo devo darle del fascista: lei pensa che la vita e le scelte di Nirenstein si possano considerare ‘fasciste’? Chiedere al filosofo del ‘pensiero debole’ (che tanta disgrazia ha portato alla sinistra…) di moderare i termini e di ricordarsi chi era la signora era poi così compromettente? Così fuori luogo? E mica solo lei. E’ pure mancato, a mio avviso, quel minimo di solidarietà femminile che oramai scarseggia dappertutto. Né De Benedetti o Dviri, né Rula Jebreal si sono peritate di rimbeccare l’agitato filosofo. Eppure conoscono assai bene –e per motivi diversi- la storia di Fiamma Nirenstein e ciò che scrive è sui giornali italiani e su quelli di Israele, oltreché nei suoi libri. Fascista? Le parole sono pietre quando si usano per insultare chi non la pensa come noi e per stigmatizzare pensieri e comportamenti rifacendosi al passato –fascista, nazista- o utilizzando quelle di ‘nuova concezione’ come ‘pulizia etnica’. Vada a leggersi il linguaggio del programma che l’ISM-Italia ha organizzato all’Università di Torino per i prossimi 5/6 maggio (partecipe anche il prof. Vattimo, tra gli altri). Avrà di che organizzare le prossime tre puntate de L’Infedele. E per finire, posso consigliarle un piccolo atto di umiltà? Chieda scusa a Fiamma Nirenstein, in modo che io -con moltissimi altri- possa apprezzarvi dal vivo con tutte le vostre diversità alla Fiera del Libro!
PS: la signora Jebreal, che ha tutta la mia simpatia per la buona riuscita in Italia, non perde occasione per ricordare quanto si sta male in Israele e come, una come lei (nonostante le decise smentite di Manuela Dviri!), non avrebbe mai avuto possibilità di carriera, ecc. Ma perché non si decide, una buona volta, a restituire il passaporto israeliano e a prendere quello palestinese? Lo hanno dato ad un direttore d’orchesta, lo daranno ben pure a lei! |
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