Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein".
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)
Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine.
L' "ultima possibilità" di portarli davanti alla giustizia dieci criminali nazisti nella lista del Centro Simon Wiesenthal
Testata: Corriere della Sera Data: 01 maggio 2008 Pagina: 19 Autore: Guido Olimpio Titolo: «La «lista di Simon Wiesenthal» Caccia agli ultimi dieci nazisti»
Dal CORRIERE della SERA del 1 maggio 2008:
WASHINGTON — Dieci nomi. Dieci criminali di guerra nazisti. Li vogliono prendere prima che sia la morte a farlo. Per questo i ricercatori del Centro Simon Wiesenthal hanno battezzato la caccia «L'ultima possibilità». Una missione che punta alla cattura dei gerarchi nascosti e di quelli che vivono come persone normali. Per individuare i primi può essere importante l'aiuto dei cittadini che magari possono riconoscere nel vecchietto vicino di casa una delle «belve». Per i secondi sarà fondamentale l'aiuto dei governi. Troppi Paesi sono apatici o restii nel riaprire i vecchi dossier e a indagare su storie così lontane. Nel 2007 vi sono state, in tutto il mondo, 1.019 inchieste legate alle stragi compiute durante il secondo conflitto, quest'anno sono molte meno. Per dare una scossa il Centro Wiesenthal ha preparato una lista — diffusa in anticipo dalla Associated Press — con i dieci «most wanted», i più ricercati. Una campagna che sarà lanciata questa estate e riguarderà due aree geografiche: l'America Latina, tradizionale rifugio per gli eredi di Hitler e i gerarchi coinvolti negli eccidi; l'Europa, dove tanti dei ricercati hanno trovato ospitalità malgrado le loro gravi responsabilità. L'elenco si apre con il dottor Aribert Heim, 93 anni (nella foto, ndr). È scomparso nel 1962 e gli investigatori del Centro Wiesenthal hanno in mano una lettera del nazista che risale all'86. Molti indizi hanno portato a sospettare che il suo nascondiglio fosse in Spagna, ma le indagini fin qui svolte dalla polizia non hanno prodotto risultati. «Crediamo che sia ancora vivo», ha affermato il direttore del centro Ephraim Zuroff, aggiungendo che è stata posta una taglia di 485 mila dollari. Heim è responsabile della morte di centinaia di ebrei internati a Mauthausen. Le testimonianze raccolte dopo la Seconda guerra mondiale hanno fornito particolari raccapriccianti sul sadismo del dottore, che spesso usava i prigionieri come cavie: «Tra tutti i medici del Lager, Heim era il più terribile». Al secondo posto nella galleria degli orrori c'è John Demjanjuk. Guardiano nei Lager, di origine ucraina, diventato poi cittadino americano è già stato arrestato e poi rimesso in libertà. Oggi è impegnato in una battaglia legale per evitare di essere espulso verso Germania, Polonia o la stessa Ucraina. È al centro di una inchiesta in Ungheria, Sandor Kepiro, responsabile della morte di un migliaio di civili in Serbia. Pur essendo stato condannato due volte, non ha mai espiato la pena. Milivoj Asner, capo della polizia segreta filo-nazista in Croazia, ha trovato un insperato aiuto in Austria, dove si è rifugiato. I croati ne hanno chiesto l'estradizione scontrandosi però con il rifiuto di Vienna. Motivo: non è nelle condizioni di essere interrogato o processato. Non dissimile il caso di Soeren Kam, oggi in Germania e coinvolto in un omicidio. Berlino sostiene che non vi sono prove sufficienti a suo carico e si è opposta all'estradizione in Danimarca. Cavilli ai quali si appigliano i legali degli altri ricercati: Heinrich Boere e Algimantas Dailide in Germania, Charles (Karoly) Zentai in Australia, Mikhail Gorshkow in Estonia, Harry Mannil in Venezuela. Tra i primi dieci non compare Alois Brunner. Le autorità austriache hanno emesso un mandato di cattura, in aggiunta a quello deciso dalla Francia, ma molti esperti non escludono sia morto. Assistente di Adolf Eichmann, lo stratega della soluzione finale, ha mandato oltre 140 mila persone nei campi di sterminio. Dopo la guerra si sarebbe rifugiato in Siria e il Mossad israeliano avrebbe tentato di eliminarlo con un libro-bomba inviato al suo appartamento di Damasco. In seguito ad una crescente campagna internazionale i siriani lo avrebbero invitato a lasciare il Paese. Nel 2001 sono state raccolte segnalazioni interessanti ma divergenti. Brunner potrebbe essersi nascosto in Spagna o in Sud America, contando sulla catena di solidarietà di vecchi camerati e giovani adepti.
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