L’antisemitismo e’ nato nei secoli da una forma di intolleranza religiosa e culturale verso un popolo ,quello ebraico, che nella sua pacifica permanenza in Occidente, ha chiesto alla storia solo di poter rimanere fedele a se stesso e alla propria identita’. Il pregiudizio antisemita in Europa si e’ acutizzato sempre in momenti di destabilizzazione politica e sociale, addossando agli ebrei le cause di molti dei problemi che avevano un’ origine economica e politica. Oggi, in un’epoca di profonda crisi politica,economica e sociale , ritorna all’interno delle nostre societa’ lo spettro dell’antisemitismo, come segnale di malessere individuale e di intolleranza sociale. Tuttavia, come in tutte le epoche, questo fenomeno assume oggi forme nuove, dettate dalle odierne circostanze. Poiche’ infatti molti ebrei della diaspora sono emigrati in Israele dove oggi si trova il maggior numero di ebrei nel mondo, i moderni antisemiti dirigono il loro odio contro quello stato, mascherandolo con un atteggiamento di antisionismo politico. Quest’ultimo si manifesta, tra l’altro, attraverso un’aspra critica ed una costante condanna verso le azioni militari difensive dello Stato d’Israele e dei suoi governi, in un momento in cui Israele rischia di essere annientato, ed i suoi abitanti vengono quotidianamente minacciati da attacchi terroristici nel cuore delle loro citta’.
Recentemente, in un momento in cui lo Stato di Israele ha subito gravissime perdite di giovani trucidati in una scuola rabbinica , azione equiparabile a quella che compirono i nazisti contro giovani inermi che studiavano i testi sacri della religione ebraica, si sono verificati a Siena episodi ed eventi realizzati all’interno di istituzioni cittadine di chiara matrice antiebraica ed anti israeliana. Recentemente infatti l’Universita’, la Chiesa ed il Comune hanno indetto eventi in cui si e’ fatta propaganda antisemita ed antisionista, fomentando l’odio contro Israele e gli ebrei.
Chi e’ antisemita e’ anche razzista nei confronti di ogni diversita’ etnica e culturale, ed e’ quindi contro la democrazia, la liberta’ ed il rispetto della dignita’ umana.In tal senso e’ un individuo pericoloso e non costruttivo in un’ottica di pluralismo etnico e religioso come si richiede oggi nella moderna concezione all’interno dei singoli Stati dell’Unione Europea.