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Testata:Corriere della Sera - Libero - L'Opinione - Ansa - Asca - La Stampa - La Repubblica - Il Sole 24 Ore - Il Messaggero - Il Giorno - Europa - L'Unità - Il Manifesto Autore: Davide Frattini - la redazione - Giorgio De Neri - la redazione - Alberto Stabile - Michela Pignatelli - la redazione - Maurizio Debanne - la redazione - Michele Giorgio - Michelangelo Cocco Titolo: «Blitz palestinese al confine di Gaza - Attacco terrorista: uccisi due israeliani - Niente di nuovo sul fronte di Gaza - Guerriglieri si infiltrano in Israele Uccisi due civili vicino al confine - Gaza, tre palestinesi uccisi in raid»
Notizie da Israele e Territori palestinesi - Attacco palestinese, ritorsione israeliana - Attacco al terminal petrolifero uccisi due israeliani sul confine di Gaza - Uccisi due civili israeliani - Gaza, raid palestinese uccisi due civili israeliani - Riesplode la violenza a Gaza Blitz palestinese, Israele risponde - La Jihad all'attacco Israele reagisce il dialogo si ferma - Gaza, uccisi sette palestinesi e due israelaini - Gaza, assalto alla frontiera - Vivere in mezzo al nemico l'ultima eresia di Tali Fahima
Una corretta cronaca di Davide Frattini sull'offensiva terroristica palestinese contro Israele, dal CORRIERE della SERA del 10 aprile 2008:
GERUSALEMME — Il raid ha scelto come bersaglio i depositi di carburante al confine con Gaza. Da qui partono i rifornimenti verso i distributori di benzina, dove i palestinesi passano le giornate in fila. Coperti da colpi di mortaio e razzi Qassam, 4 o 5 miliziani hanno tagliato la rete di separazione e si sono infiltrati. Hanno ucciso due israeliani, civili che lavoravano al valico, e hanno cercato di tornare indietro, di fuggire verso la Striscia, inseguiti dai soldati di Tsahal. Due degli assalitori sono morti negli scontri. Hamas aveva promesso di provare a «rompere l'assedio», con un'operazione chiamata «Fine dell'arroganza». Il movimento fondamentalista non ha rivendicato l'attacco, un portavoce ha elogiato la missione «eroica e coraggiosa». Che è stata organizzata dalla Jihad islamica, dai Comitati di resistenza popolare e da un gruppo vicino alle Brigate Al Aqsa, legate al Fatah. «Un blitz unico e molto complicato», si sono esaltati i leader delle fazioni. L'obiettivo era riuscire a sequestrare soldati israeliani, una replica del raid in cui è stato rapito il caporale Gilad Shalit, tenuto prigioniero da quasi 2 anni. «Sarebbe potuta andare molto peggio», ha commentato una fonte dell'esercito. I miliziani sono riusciti a incendiare alcuni depositi. «Sotto i colpi dei mortai, i soldati ci hanno intimato di chiuderci in casa», racconta Moran Freibach, che vive nel kibbutz Nahal Oz, vicino al punto di passaggio. Anche dall'altra parte si è scatenata la guerra, quando i tank israeliani sono entrati nella Striscia per individuare il commando. Un proiettile di artiglieria ha ucciso tre civili, secondo fonti palestinesi, e un attivista della Jihad è stato eliminato da un missile sparato da un elicottero. Poche ore prima, un soldato israeliano e un miliziano di Hamas erano morti in un altro scontro sul confine, a sud della Striscia. «Consideriamo Hamas responsabile dell'attacco al valico », commentano dal governo israeliano. «Colpire i depositi — dice il portavoce Mark Regev — dimostra che i terroristi non si preoccupano per le condizioni di vita degli abitanti di Gaza». Israele ha tagliato l'approvvigionamento di carburante, in risposta ai lanci di Qassam. L'assalto è stato compiuto poche ore dopo un rifornimento di combustibile, pagato dall'Unione Europea, verso la centrale elettrica della Striscia. «Stiamo valutando i danni. Non saremo in grado di riprendere le forniture — spiega un diplomatico alla Reuters — prima di domenica». I dirigenti palestinesi avvertono che se il valico dovesse chiudere per qualche giorno, «la situazione diventerebbe insostenibile. Ci è rimasto solo il gas per cucinare ». La gente aspetta fino a una settimana in coda ai distributori per riuscire a portare via 20 litri di diesel. «Tutto questo non sarebbe successo, se il governo avesse tagliato qualunque collegamento con Gaza, carburante ed elettricità », incalza Avigdor Lieberman, leader di Israele la nostra casa, partito ultranazionalista. «Il coinvolgimento di Fatah (la fazione di Abu Mazen, ndr) forza Israele a considerarla un'organizzazione terroristica». Il premier Ehud Olmert e il presidente palestinese si erano incontrati lunedì a Gerusalemme, dopo un mese di sospensione nei colloqui. Gli Stati Uniti stanno organizzando un vertice a Sharm El-Sheikh, in Egitto, dove George W. Bush tenterà di accelerare le trattative. Il leader Usa vuole far rispettare l'obiettivo che si è posto e raggiungere un accordo entro la fine dell'anno.
Il CORRIERE riporta l'immagine dei funerali del soldato druso israeliano ucciso dai terroristi. E' una scelta isolatissima. Gli altri quotidiani , quando pubblicano immagini, scartano quelle che raccontano gli effetti della violenza terrorista
Donne druse israeliane piangono il corpo di un soldato della loro comunità rimasto ucciso
LIBERO titola "Attacco terrorista: uccisi due israeliani". La parola terrorismo, che è quella giusta, viene utilizzata anche da Giorgio De Neri su L'OPINIONE, nell'articolo " “Niente di nuovo” sul fronte di Gaza ". Gli altri giornali scrivono di "miliziani" di uomini "armati". Il GIORNALE, nel titolo, di "guerriglieri".
Le scorrettezze terminologiche rischiano però di apparire poco importanti, se paragonate alla distorsione dei fatti. Vediamone alcuni esempi, incominciando dalle agenzia di stampa, fonti alle quali attingono anche i quotidiani.
Per ANSA la risposta israeliana è un fatto, l'attentato palestinese un"apparenza" . L'immagine scelta per illustrare la notizia è quella di un carro armato israeliano
Gaza, tre palestinesi uccisi in raid
Possibile rappresaglia dopo assalto a Nahal Oz
(ANSA) - GERUSALEMME, 9 APR - Tre palestinesi sono stati uccisi e altri cinque feriti in un raid dell'esercito israeliano nella striscia di Gaza.Lo riferiscono fonti ospedaliere palestinesi. Il raid dell'esercito appare collegato a quello di poco prima di un commando palestinese che, apparentemente, e' riuscito a infiltrarsi in territorio israeliano da Gaza, all'altezza del terminal di Nahal Oz. Nell'incursione sarebbero morti due israeliani e un palestinese.
ASCA-AFP colloca l'attentato a Gaza anziché in Israele, trasforma un deposito di carburante situato vicino a un kibbutz in un "posto di blocco", un attentato terroristico ( e un probabile tentativo di rapimento) in un tentativo di "attraversare il confine con Israele":
(ASCA-AFP) - Gerusalemme, 9 apr - Almeno due civili israeliani ed un militante palestinese sono rimasti uccisi in uno scontro a fuoco nella Striscia di Gaza. La polizia ha fatto sapere che un gruppo di militanti ha assaltato un posto di blocco a Nahal Oz, a est di Gaza City, tentando di attraversare il confine con Israele. Nell'incursione sono rimasti feriti altri due militanti e almeno dieci sono stati arrestati e traferiti in Israele per essere interrogati.
Passiamo ai quotidiani. La STAMPA dedica alla vicenda un breve trafiletto intitolato "Attacco palestinese ritorsione israeliana". Vi si legge che l'attacco sarebbe avvenuto "vicino al valico di Karni". Nessun riferimento al deposito di carburante. Inoltre, mentre Frattini riferisce che " i tank israeliani sono entrati nella Striscia per individuare il commando" responsabile dell'attentato, il quotidiano di Torino presenta l'azione israeliana come una "ritorsione".
Ecco il testo:
Nuova giornata di sangue a Gaza. Due civili israeliani sono stati uccisi e altri due feriti in un attacco condotto da quattro miliziani delle Brigate Al Quds vicino al valico di Karni. Subito è partita la ritorsione. Un raid aereo israeliano ha colpito il quartiere di Al Zeitun a Gaza City: tre civili palestinesi sono stati uccisi e altri tre feriti. Tra le vittime, un ragazzo di 15 anni.
Alberto Stabile su La REPUBBLICA s'ingegna per trovare il modo di giustificare il fatto che i terroristi hanno colpito un deposito di carburante, dal quale Israele rifornisce Gaza
Ieri, prima di lanciare il loro attacco, i miliziani hanno aspettato che l'ultima autobotte di carburante facente parte della fornitura quotidiana finanziata dall'Unione Europa e destinata alla centrale elettrica di Gaza lasciasse il terminal.
Nulla prova che i "miliziani" abbiano "aspettato" proprio che l'ultima botte lasciasse il terminal. Inoltre, l' "ultima botte" era l'ultima botte della giornata. Per il futuro è ovvio che l'attacco danneggerà i rifornimenti a Gaza.
è molto difficile che il flusso riprenda come se nulla fosse successo
ammette lo stesso Stabile, ma senza spiegare che, tanto per incominciare, sarà probabilmente necessario chiudere il deposito di Nahal Oz e il valico di Karni per migliorarne la sicurezza (fonte israele.net). La futura possibile diminuzione del flusso è così presentata come un inaprimento dell' "assedio" israeliano di Gaza, non come la conseguenza delle azioni dei terroristi Le immagini scelte da REPUBBLICA sono la fotografia di carri armati israeliani e una piantina che mostra dove è avvenuto l'attacco. Un carro armato per rappresentare la reazione israeliana e forse anche i soldati che i terroristi volevano sequestrare, un'asettica piantina per rappresentare l'attentato contro i civili israeliani.
Il carro armato israeliano presente su REPPUBBLICA illustra anche la cronaca di Michela Pignatelli sul SOLE 24 ORE, intitolata "Uccisi due civili israeliani". La dinamica dell'attentato viene riferita con largo uso di espressioni precauzionali come "secondo l'esercito israeliano". Fuori luogo, visto che l'attacco è stato rivendicato da più gruppi e lodato dal governo di Hamas e non vi è stata smentita di quanto riportato da Tzahal. Il quale, comunque, ha che fare con una stampa libera (quella israeliana) che smentirebbe false informazioni. L'ingresso dei soldati israeliani nella Striscia non è collegato nel testo alla ricerca dei terroristi che hanno attaccato a Nahal Oz. Sembra una ritorsione e un atto di violenza gratuita.
"Gaza, raid palestinese uccisi due civili israeliani" è il titolo dell'articolo del MESSAGGERO A illustrarlo la foto di "Giovanissimi palestinesi" (cioè bambini) che, con le mani fintamente incatenate, "chiedono la fine dell'assedio israeliano che stringe la Striscia di Gaza in una morsa". Una scelta quanto meno singolare, soprattutto visto che l'attentato ha colpito un deposito dal quale Israele continua a rifornire Gaza di carburante.
Confusa la titolazione del GIORNO "Riesplode la violenza a Gaza ( a Gaza? l'attentato ha colpito in Israele, ndr) Blitz palestinese, Israele risponde attacco a un deposito di benzina poi raid aereo: il bilancio è 11 morti "". La fotografia, che rappresenta "i resti della vettura centrata da un missile israeliano" nella quale "due miliziani palestinesi sono morti" fornisce la chiave di lettura: della violenza è responsabile Israele.
EUROPA si preoccupa di scagionare Hamas con un titolo che disinforma "La Jihad all'attacco Israele reagisce il dialogo si ferma": l'attentato è stato rivendicato anche da Brigate Al Aqsa e dai Comitati di resistenza popolare, e dietro questi ultimi agisce Hamas, che comunque controlla la striscia. La preoccupazione di Maurizio Debanne, autore dell'articolo è invece assicurare che i palestinesi, e in particolare Marwan Barghouti, sono per la "pace".
L' UNITA'.IT riesce a disinformare sull'identità degli israeliani uccisi in un attacco terroristico palestinese. Scrive di militari anziché di civili.
Gaza, uccisi sette palestinesi e due israelaini Escalation di scontri e morti a Gaza. In un attacco palestinese nello Stato di Israele sono stati uccisi due militari israeliani. La rappresaglia israeliana parte con un bombardamento di una casa e con sette palestinesi tra cui un bambino.
IL MANIFESTO titola avventurosamente "Gaza assalto alla frontiera" ( e in prima "A Gaza un giorno di sangue. Sette vittime, due bambini", cancellando le vittime israeliane). La fotografia mostra gli "effetti della repressione dell'aviazione israeliana". Completa l'opera di occultamento e giustificazioni dei crimini del terrorismo un articolo su Tali Fahima, israeliana che predica la distruzione dello Stato ebraico, e ammiratrice del terrorista stragista Zacarias Zubeidi .
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