trovo molto sgradevole le parole del vescovo, monsignor Mario Paciello, riguardo al paragone dei fratellini Pappalardi "Ciccio e Tore sono nelle braccia di Gesù, come i bambini della Palestina". Avrei capito frasi del tipo "come tutti i bambini che soffrono", ma troverei sensa senso anche il significato di "come i bambini ai quali terroristi al potere tentano di invogliare al suicidio"... non riesco a vedere il nesso tra gli uni e gli altri.
Mi preoccupa molto il fatto che il vescovo possa aver associato la morte dei bambini alla situazione mediorientale, segno della disinformazione. Avrebbe fatto bella figura se avesse menzionato i bambini che muoiono di fame, per colpa dei paesi industrializzati che tacciono continuamente.