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Libero Rassegna Stampa
05.04.2008 Nuove misure antiterrorismo in Israele
La cronaca di Simona Verrazzo

Testata: Libero
Data: 05 aprile 2008
Pagina: 21
Autore: Simona Verrazzo
Titolo: «Israele mette la scorta agli aerei di linea»
Da LIBERO di oggi, 05/03/2008, a pag. 21,
 Israele ha deciso di aumentare le misure di sicurezza sui propri voli per il timore di "concreti" at tentati terroristici da parte dei fondamentalisti islamici libanesi di Hezbollah. A riportare la notizia è uno dei principali quotidiani israeliani (lo Yedioth Ahronoth) che cita come fonte lo Shin Bet, i Servizi di sicurezza interni dello Stato ebraico. Le misure sono state "significativamente" rafforzate sia dentro che fuori i velivoli. Tre saranno le compagnie aeree coinvolte, quella di bandiera El Al e le due charter Arkia e Israir. E' stato aumentato il numero degli agenti della Sicurezza a bordo, ma la novità più grande sarà fuori dai finestrini. Per alcune tratte gli aerei saranno scortati - nelle fasi di decollo e di atterraggio - da elicotteri israeliani. Inoltre sulle piste ci saranno uomini dell'Intelligence di Gerusalemme per seguire momenti come il rifornimento di carburante o il carico e lo scarico dei bagagli. Le misure vedranno interessati gli aeroporti israeliani e le destinazioni "a rischio", ma anche alcuni scali europei e dell'estremo Oriente. «La minaccia è estremamente concreta - ha dichiarato una fonte della Sicurezza allo Yedioth Ahronoth - Non abbiamo scelta, dobbiamo fare tutto il possibile». Gli agenti della sicurezza sono sempre presenti sui voli delle compagnie aeree israeliane. A decidere quanti uomini assegnare a ogni linea è lo Shin Bet. Il numero quindi cambia a seconda della tratta o del livello d'allarme, a seconda delle informazioni che giungono all'Intelligence. VENDETTA ANNUNCIATA Negli ultimi tempi il livello d'allarme si è innalzato ancora di più. Gerusalemme teme che la Siria (fiancheggiata dall'Iran) possa vendicare l'uccisio ne del leader di Hezbollah, Imad Mughniyeh, assassinato a Damasco lo scorso 12 febbraio. Il regime siriano ha accusato Israele della sua morte, annunciando vendetta. Da qui la decisione di innalzare le misure d'allerta. Il principale timore è quello di un attacco missilistico al momento della partenza o dell'arrivo. Gli aerei israeliani non sono dotati di un sistema antimissile. Questa misura, al momento, attende di essere installata sui voli civili. A non volerla sono le compagnie aeree perché un sistema antimissile limita l'attività di movimento del velivolo. Intanto come provvedimento precauzionale l'El Al ha sospeso i voli da e per la Turchia, mentre su destinazioni come Il Cairo e Bangkok l'allerta è ai massimi livelli. Già ai tempi dagli attacchi dell'11 settembre alle compagnie aeree era stato chiesto di montare porte anti-proiettile per le cabine di pilotaggio dei voli commerciali. Lo Shin Bet inoltre ritiene probabile anche l'orga nizzazione di azioni contro obiettivi israeliani all'estero, compresi rapimenti di turisti o attacchi a navi-crociera. In Israele il livello di allarme era già stato innalzato in occasione della festa del Purim, il carnevale ebraico, che si è svolto il 22 marzo. L'AGGUATO Misure di sicurezza eccezionali anche per le celebrazioni della Pasqua cattolica e subito dopo l'at tentato alla scuola rabbinica Merkaz Harav Yeshiva di Gerusalemme, lo scorso 6 marzo. Gli allarmi in Israele però sembrano non essere mai sufficienti. Ieri il capo dell'ufficio del ministro per la Sicurezza interna, Avi Dichter, è stato colpito da un cecchino che sparava dalla Striscia di Gaza. L'uomo, Matti Gill, è stato ferito all'inguine e ricoverato in condizioni stabili. Il ministro, che era presente, è rimasto illeso. Dichter e il suo assistente stavano visitando il kibbutz di Nir Am. L'attacco è stato rivendicato da "Il braccio della nazione", una nuova sigla che sarebbe legata ad Al Qaeda.
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