Cara Afef,
so che scrivendole la legittimo e me ne dispiace. Potevo limitarmi a denunciare la miopia e stupidità de “La Stampa” che le ha offerto una visibilità come se lei fosse un’intellettuale significativa, degna di scrivere su un quotidiano di una certa levatura ormai superata. Vero che “La Stampa” offriva spazio a tutto e al suo contrario, ma da almeno un anno, offre solo spazio ad uno schieramento antisraeliano al limite dell’antisemitismo e ad una realpolitik che ha inabissato l’Italia nella rovina concreta fino a renderla fantoccio europeo/occidentale. Lei non gode più della facoltà di scrivere sul Corriere della Sera, come è successo in passato. E le ricordo, con molto più stile. Forse, perché meglio consigliata o corretta da menti ben più valide. Evidentemente, lei ha facoltà di scrivere su “La Stampa” perché suo marito ha ancora un peso nell’azionariato di tal quotidiano. O perché “La Stampa” sta concludendo la sua parentesi di quotidiano nazionale di certa rilevanza, a causa di una totale assenza etica e cecità politica. E ospita voci vip confidando che tutta l’Italia sia fan del gossip. Lei difende il velo e si è spogliata. Lei accusa Magdi Allam quando nemmeno è degna del suo mignolo destro o sinistro, scelga lei. Infine: ma chi è lei per erigersi a voce dei musulmani? Che ha fatto per i musulmani? Per l’Italia? Lei è una splendida donna, è stata una splendida modella ed indossatrice, ma ha tre grossi difetti: la voce petulante, il timbro di voce fastidioso, e l’arroganza a volersi erigere ad intellettuale, infine: è antipatica. Ancor peggio, lei sublima la sua ignoranza. In pieno stragismo israeliano, lei ha difeso al-Jazeera, ignorando la sua strategia panislamista ed estremizzante – ma lei ovviamente, seguiva solo le trasmissioni per le donne – e su questo lei non si è mai pronunciata. Anzi, ricordava gli abbracci di Arafat. Nessuno può credere che lei li apprezzasse perché sono sempre stati bavosi a causa di una deformazione labiale del leader terrorista. Ma lei è stata capace di estrinsecare il valore di quei baci lumacosi. Poco importa che quel leader abbia sacrificato al panarabismo ed in seguito al panislamismo, decine di migliaia di vittime. I suoi baci per lei, sono santificati. Lei non ha capito nulla della vita. Lei forse rifiuta la vecchiaia e la morte, quando sono complementari alla vita. E spera che solidarizzando con i carnefici lei aumenti il lifting della vita. In aggiunta, lei è invidiosa di Magdi Allam. Avrebbe voluto tanto credito per se. Lei vive di agiatezza e non rappresenta in alcun modo le musulmane coatte ed obbligate a vivere da schiave del maschilismo musulmano. Lei vive della superficialità della sua esistenza e non sfiora intellettuali e persone impegnate come Magdi Allam, Nonie Darwish (lei ne è la barzelletta contrapposta), Ibn Warraq e tanti tanti altri musulmani degni di valore. E che Magdi si sia convertito alla fede cattolica, non sminuisce il suo valore e la sua autorevolezza. Di certo, non se la contrapposizione significhi dare un minimo di credito ad Afef Jnifen, inesistente intellettualmente e politicamente. Mi consenta: il silenzio si conface ad una bella donna – anzi bellissima – quando né il timbro di voce, né l’assenza di conoscenza (tradotto= ignoranza) sono un suo valore innato ed acquisito. Se la politica si dovesse affidare solo alle modelle e belle donne, saremmo veramente ad oltre la frutta. Abbia un minimo di dignità e…taccia. Non perché lei non sia libera di esprimersi, ma per evitare che lei si renda sempre più ridicola. Perché l’effetto è quello. Si è mai chiesta per chi abbia importanza ogni sua esternazione? Se Tronchetti Provera è un bravo amministratore – benché con riserva visto quello che ha perso – e le fa “cadeau” di un’intervista su “La Stampa” quanti crediti avete entrambi ottenuto? Lui ha speso per la sua esibizione. E lei, quanti ne ha convinti? E chi? Davvero risibile. Oltre ad una caduta – franante – di stile. Non le sono nemica, ma a causa sua, la considero una nullità ( e siamo in tantissimi a considerarla tale). Ci pensi. Ha ancora anni di fronte a sé per diventare una splendida donna non solo di corpo e di viso. I miei più cordiali saluti , Danielle Sussmann |