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Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



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Corriere della Sera Rassegna Stampa
01.04.2008 Riccardo Pacifici vince le elezioni nella Comunità ebraica,
l'ex rabbino capo di Roma Elio Toaff corregge l'intervista rilasciata a "Petrus"

Testata: Corriere della Sera
Data: 01 aprile 2008
Pagina: 21
Autore: Paolo Brogi - Luigi Accattoli
Titolo: «Comunità ebraica, la vittoria di Pacifici - Toaff: frainteso sulla preghiera»

Dal CORRIERE della SERA del 1 aprile 2008, una cronaca sui risultati delle elezioni nella comunità ebraica romana:

ROMA — Comunità ebraica, ha vinto la lista guidata da Riccardo Pacifici. Ma soprattutto ha vinto lui, il giovane vicepresidente destinato a rimpiazzare Leone Paserman che dopo otto anni di presidenza ha deciso di farsi da parte. Pacifici, il giovane leader della lista ormai maggioritaria dal 2000, «Per Israele», esce dalla tornata elettorale con una netta affermazione personale e probabilmente sedici consiglieri su 28. Ha vinto in una tornata elettorale che ha visto crescere la partecipazione al 35% (dal 27% di quattro anni fa), con un migliaio di nuovi elettori in più provenienti dalle periferie sugli 11 mila aventi diritto. Il compito di eleggere il nuovo presidente spetterà ora, a giorni, al nuovo consiglio.
Scrutinio molto lento nelle otto sezioni sparse per la città. Ma a sera, in attesa dei risultati definitivi, il quadro era ormai delineato: nelle sei sezioni scrutinate, «Per Israele» aveva superato nettamente il 50%, con le prime posizioni occupate quasi esclusivamente da propri candidati. Dopo Pacifici, orientato verso l'exploit di 1.600 voti personali, Guido Coen, un medico ortopedico di «Per i giovani, insieme» che ha raccolto un migliaio di preferenze, e poi a seguire molti altri di «Per Israele», dal «tripolino » Shalom Tesciuba al rappresentante degli ambulanti Massimo Misano, alla commerciante Ruth Dureghello, prima donna eletta, all'architetto Gianni Ascarelli.
Nella lista contrapposta «Per i giovani insieme», tradizionalmente di centro-sinistra, buona l'affermazione dell'avvocato Roberto Coen, uno dei due vicepresidenti uscenti. Con lui passano anche il più giovane dei candidati, Tobia Zevi, e Victor Magiar assessore uscente. Fortemente penalizzata dal sistema elettorale «Yachad» che nonostante il 15% dei voti non riuscirà probabilmente ad avere eletti.
E ora? «Mi auguro una condivisione nel governo della comunità », ha auspicato Paserman. Molto realista Roberto Coen: «Ha vinto Pacifici e deve governare lui. Va rispettato il risultato. Questo è ciò che ha espresso la Comunità». Pacifici infine: «Le elezioni sono finite, basta ora con i protagonismi. È tempo, per tutti, di rimboccarsi le maniche».

La smentita, da parte del rabbino Toaff , di alcune dichiarazioni attribuitegli dal sito "Petrus":

ROMA — ( l. acc.) «Le mie parole sulla preghiera per gli ebrei e su Pio XII sono state riportate frettolosamente e non correttamente. Non si può certo immaginare che l'ex rabbino capo di Roma si limiti a difendere Pio XII dall'accusa di essere antisemita, o dica che "ognuno può pregare come crede" se viene interrogato sulla preghiera di Benedetto XVI per la conversione degli ebrei»: Elio Toaff, 92 anni, non smentisce ma corregge l'intervista che gli ha fatto «Petrus. il quotidiano on line sul Pontificato di Benedetto XVI». Il giornalista che l'ha intervistato al telefono, Bruno Volpe, ne conferma l'autenticità.
Ma Toaff: «Abbiamo fatto una lunga conversazione sulla mia amicizia con Giovanni Paolo II e alla fine mi ha fatto quelle due domande che avrebbero richiesto un'altra conversazione e sulle quali non mi sono sentito interpretato. Come potrei essere contento se si prega perché ci convertiamo?».

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