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Che succede al Teatro Parenti ? 29/03/2008

Moni Ovadia fa scuola, ecco quanto è successo al Teatro Parenti di Milano.

Quando "musica" fa rima con "antisionismo" Ho assistito all'ultima replica dello spettacolo meneghino del grande clarinettista Giora Feidman al Teatro Franco Parenti. Lo spettacolo si articola su vari quadri, degli spaccati della vita a Kisinev in Moldavia nel 1903, prosegue poi con Southampton dove gli immigrati nel 1912 si imbarcano alla volta degli Stati Uniti per rifarsi una vita. Si continua con la New York degli anni 30, Monaco sotto i nazisti, Shanghai nell'immediato dopoguerra fino ad arrivare a Tel Aviv - Israele - nel 1967. Poco prima dello scoppio della guerra. E qui inizia una lunga filippica degna della peggior propaganda antisraeliana ed antisionista. "Ora a Gerusalemme c'è un nuovo muro!" recita in lacrime un'attrice poco ispirata. E Feidman con tutto il pathos che lui si riesce invece a comunicare comicia ad intonare l'Hatikwà l'inno israeliano mischiandolo con l'inno tedesco. E vien ripetuto a gran voce il messaggio di fondo, casomai qualche distratto spettatore non se ne fosse accorto: Israele compie verso i palestinesi gli stessi orrori e gli stessi crimini di cui si sono macchiati i nazisti. Ora: sono frasi e orrendi stereotipi che vengon fuori solitamente in manifestazioni no-global o in ambienti molto ostili ad Israele, quegli stessi ambienti che tendono ad idealizzare hamas, il terrorismo palestinese e tutto ciò che mina la libertà alla vita degli ebrei in Israele. Mi chiedo come un'istituzione come il Teatro Franco Parenti possa non solo far calcare i suoi palcoscenici ad uno spettacolo cosi' bieco ma possa addirittura PRODURLO! Certo mi si potrà obiettare che Feidman è il più grande clarinettista al mondo ed è assolutamente vero, è - con il clarinetto in bocca - un genio assoluto. Il problema è che troppo spesso toglie lo strumento dalle labbra per dar fiato a parole evidentemente più grandi di lui. Sarei curioso di sapere se il Teatro Franco Parenti - campione di richieste di finanziamenti pubblici ha stanziato il denaro dei contribuenti per la produzione di questo spettacolo! Intendiamoci: sulla locandina c'è anche il logo della "Multimedica", gruppo che comprende ospedali ed ambulatori multispecialistici privati. E' un'azienda privata ed è ammirevole che contibuiscano alla diffusione della cultura nella nostra città dando sovvenzioni a teatri. Certo se scegliessero meglio dove dare i loro preziosi contibuti sarebbe meglio, ma questo sarà pure affar loro! E' affar nostro quando invece si parla di finanziamenti pubblici, quei finanziamenti che a memoria mia il Franco Parenti percepisce da 30 anni! E qui non voglio aprire una filippica a favore o contro i finanziamenti pubblici ( tra l'altro drasticamente ridotti negli ultimi anni) ai teatri. Mi chiedo pero' se e' moralmente etico utilizzare del denaro pubblico per produrre spettacoli propagandistici e faziosi. Ricchi non di contenuti ma di stereotipi degni della peggior stampa antisraeliana ed antisionista. Un caro saluto Roberto Deangelis


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