Copia di una mail inviata alla Stampa dopo le dichiarazioni di Gianni Vattimo.
Dopo la strage di Monaco nella quale vennero assassinati gli atleti
israeliani, il
primo ministro Golda Meir promise ai terroristi che li avrebbe fatti
uccidere tutti.
Sbaglia, quindi, Gianni Vattimo, il quale ha affermato di avere ricevuto una
anonima minaccia di morte, quando, sul Corriere, ricorda "lo scrittore"
Wael Zuaiter ucciso, secondo i suoi amici palestinesi, dal Mossad il 16
ottobre 1972. Egli era infatti il capo dell'OLP a Roma e aveva partecipato
alla strage che aveva choccato il mondo intero. Non è certo agli
intellettuali che i servizi segreti israeliani dedicano le loro attenzioni.
Ma più grave è il seguito della dichiarazione di Vattimo: "se mi uccidono,
sapete
di chi è la colpa", dichiara infatti il filosofo, odiatore di Israele.
Insomma, oltre ad accusare falsificando i fatti, si permette di accusare,
senza prove, anche per un delitto non commesso. Questa poi non la avevamo
ancora sentita!
Comunque stia tranquillo, Gianno Vattimo; non avrà una morte mediatica, ma
nel suo letto.
Emanuel Segre Amar