Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein".
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)
Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine.
Copia di una lettera inviata alla Signora Tronchetti Provera, inviata tramite la Stampa, giornale sul quale ha pubblicato il suo attacco a Magdi Cristiano Allam.
Gentile signora Afef, le confesso che la mia prima reazione, dopo aver letto il suo articolo pubblicato in prima pagina su La Stampa di oggi, è stata di inviare un messaggio di solidarietà a Magdi C. Allam. Ma ora penso che sia giusto scrivere anche a lei, per invitarla a riflettere su un problema che, penso, non abbia saputo osservare da sola. Nessuno ha mai negato l'esistenza di un islam moderato, al quale, da parte di tutti, va rivolto un pressante invito, come fa Allam, a farsi sentire nel mondo musulmano. Ma non basta ricordarne l'esistenza, come fa lei. Così, mi creda, si fa solo il gioco dei violenti, che questo islam moderato combattono e sottomettono. E' la storia che ce lo insegna (per usare espressioni sue). Lei usa poi anche parole grosse, ma del tutto fuori luogo: come si permette di accusare Allam di "disinformazione riguardo al mondo musulmano"? Se conosce il significato del vocabolo italiano, dovrà convenire che avrebbe dovuto piuttosto usare, secondo il suo punto di vista, il termine "informazione parziale"; disinformazione significa dire cose diverse da quelle reali, e questo lei non ha potuto dimostrarlo, nel suo articolo. Certo, e per fortuna, ci sono alcuni, rari casi di apertura verso i non musulmani, nel mondo arabo, che seppe essere ben più tollerante nel passato. Ma lei non dimostra certo che l'insieme del mondo arabo non sia diventato sempre più intollerante nei confronti di coloro che musulmani non sono. Il ricordare che il re del Marocco ha consiglieri ebrei (come già li aveva anche il padre dell'attuale re), è un fatto reale, che va solo ad onore dei re marocchini. Ma ricordare che in Tunisia c'è la più antica sinagoga dell'Africa, non può cancellare, ad esempio, la vergogna di quelle autorità che, la settimana scorsa, hanno impedito, qui in Italia, a dei giovani tunisini, lanciati verso la vittoria in un importante torneo, di raddoppiare il successo già conseguito l'anno scorso solo perchè avrebbero dovuto affrontare una squadra di ragazzi israeliani. Questi episodi, signora Afef, non dovrebbero essere deplorati da tutti, da lei (tunisina) per prima? Il ricordare la costruzione di alcune, poche chiese cristiane su suolo arabo non deve cancellare la vergogna di quei regimi che incarcerano cristiani rei del grave delitto di non essere musulmani, o degli altri regimi che queste costruzioni di luoghi di culto non permettono. Lei parla di storia (confondendola, forse, con la cronaca); ma la storia ci insegna che Mussolini e Hitler, che lei nomina a sproposito nel suo articolo, in Europa sono stati condannati, anche se troppo tardi, da tutte le istituzioni pubbliche. Ma dimentica che non è così nel mondo arabo, dove vengono tuttora esaltati e presi a modello, riveriti e idolatrati. Vuole che le mandi delle immagini a testimonianza? E' non dire questa verità, signora Afef, che SIGNIFICA FARE DISINFORMAZIONE. Allam non prova astio verso l'islamico in quanto tale, ma verso l'islamico che "non riconosce la sacralità della vita." Ebbene, di questo islamico lei non parla. E', la sua, una semplice dimenticanza? Riconosce lei la sacralità della vita? Leggendo le sue parole mi è venuta in mente una realtà che le vorrei raccontare. Anni fa (ma forse vale ancora oggi) gli aerei sui quali si vendeva il maggior numero di alcoolici erano quelli che partivano dai paesi arabi: i passeggeri, dopo il decollo, si cambiavano l'abito ed ordinavano da bere superalcoolici, salvo poi, al loro rientro in patria, magari condannare chi non rispetta certi divieti imposti sul sacro suolo. Il suo atteggiamento è, mi creda, molto simile a quello di quei passeggeri. Tempo addietro lei si espresse in favore del diritto di imporre (?) l'uso del velo, e, certo, lei lo indossa se si reca in certe nazioni, ma qui, in Europa, sul suo panfilo, non disdegna di farsi fotografare in atteggiamenti pur condannati da coloro che, sembra, lei vuole difendere. Perchè? Mi permetta, infine, di rimproverare, proprio a lei che viene descritta sui giornali sempre immersa in un mondo da mille e una notte, una grave caduta di stile, per una persona con le sue frequentazioni: perché dire ad Allam come deve spendere i soldi che si guadagna, col proprio lavoro? A lei qualcuno l'ha mai chiesto ? Emanuel Segre Amar