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Giorgia Greco
Libri & Recensioni
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Meir Shalev Il ragazzo e la colomba 28/03/2008

Il ragazzo e la colomba Meir Shalev

Traduzione di Elena Loewenthal

Frassinelli Euro 17,50

"E la colomba salì in fretta. Sopra il fuoco, sopra il fumo, sopra gli spari, sopra le urla, verso il blu, verso il silenzio".

Simbolo del desiderio di ogni uomo di tornare alla propria casa, la colomba è anche la protagonista della delicata e intensa storia d’amore che nasce fra Raya un’adolescente di Tel Aviv e il "Pupo", un ragazzo quattordicenne che vive in un kibbutz nella valle del Giordano.

Li unisce la passione per le colombe alle quali dedicheranno premure e attenzioni diventando allevatori di quei piccioni viaggiatori che, durante la guerra d’Indipendenza del 1948, avranno il compito insostituibile di portare messaggi da una parte all’altra del paese.

Non solo le colombe ma anche le case sono protagoniste dell’ultimo straordinario romanzo di Meir Shalev nel quale prendono vita e si dipanano due storie parallele destinate inevitabilmente ad intrecciarsi.

Raya, madre di Yair guida turistica e voce narrante, giunta al termine della sua vita dona al figlio una somma di denaro affinchè si cerchi una casa per sé, in un vecchio villaggio, con un albero accanto così che la voce del vento possa filtrare fra i rami e le foglie.

E alla fine Yair trova la casa che gli si adatta alla perfezione: "piccola e squallida a prima vista ma con due vecchi cipressi che fanno capolino alla finestra, come volevi tu…..due immensi carrubi in un angolo del cortile, l’erba fra le pietre del selciato".

Raya aveva insegnato ai suoi figli, Yair e Benjamin, a salutare la casa ogni volta che vi si tornava: "ascoltate bene perché lei risponde".

E così Yair ha salutato la sua nuova dimora, "Salve casa…sono stato zitto e in ascolto. La casa ha sospirato e risposto".

E’ un mosaico di personaggi delineati da una prosa incalzante e un intreccio ben riuscito quello che si dipana agli occhi del lettore: Tirza "il mio capomastro che poi è femmina", amica d’infanzia insieme al fratello Gershon, abituata a trattare con muratori e ministri ristrutturerà la casa di Yair; Meshullam, ricco imprenditore il cui tratto caratteristico è la generosità, non esiterà a condividere la sua fortuna con chi ha ricevuto meno di lui dalla vita; Yaakov Mendelssohn, detto Padrevostro, marito devoto e pediatra coscienzioso salverà la vita al piccolo Gershon ottenendo l’eterna riconoscenza di Meshullam; il Pupo, adolescente di un kibbutz innamorato di una bimba che abita a Tel Aviv e che un giorno, ferito e agonizzante, lancerà da un campo di battaglia l’ ultima colomba recante il suo dono più prezioso.

E poi una miriade di personaggi minori ma non meno importanti ruotano attorno a Yair: Liora, la ricca moglie americana tanto affascinante quanto fredda, il fratello Benjamin che susciterà l’invidia di Yair per il suo aspetto e per essere riuscito a dare alla madre Raya due nipoti, la cognata Zohar, con la quale avrà sempre un legame speciale, i nipoti Yoav e Yariv che riceveranno dallo zio la nuova casa in eredità: tutti tratteggiati con gusto e straordinaria arte narrativa.

E’ proprio un bel libro Il ragazzo e la colomba di Meir Shalev, una storia indimenticabile che si legge d’un fiato, un romanzo che sa scrutare i meandri del cuore con sguardo sottile e acuto calandosi nel sottosuolo più profondo dell’animo umano.

In questo suo ultimo libro Shalev dispiega una scrittura estremamente visiva capace di descrivere il meraviglioso paesaggio israeliano ma anche le passioni umane, amore, gioia, dolore, con stile preciso e seducente associando all’esattezza delle annotazioni sentimentali l’abile costruzione di un impianto narrativo perfetto, ricco di tensione emotiva che lascia il lettore col fiato sospeso dalla prima all’ultima riga.

Giorgia Greco


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