domenica 24 novembre 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Lo dice anche il principe saudita Bin Salman: Khamenei è il nuovo Hitler


Clicca qui






Riflessioni su Magdi Allam e Hamas 28/03/2008
 Caro Romano,
 due scritti pubblicati ieri dal Corriere mi spingono a qualche riflessione 
che desidero condividere con lei.
 La conversione di Magdi Allam e la risposta da lei data ad un lettore 
relativa ad Hamas.

 Parlare di Magdi Allam e' per me difficile, non posso essere obiettivo, 
egli rappresenta ai miei occhi di ebreo un fratello, il suo gigantesco 
coraggio e' il segno che c'e' ancora speranza a questo mondo. Tutti coloro 
che si permettono di giudicare i modi della conversione di Magdi, o le sue 
precedenti decise e accorate prese di posizione contro la cultura della 
morte, devono pensare a cosa affronta questo Uomo (maiuscolo) da qualche 
anno, ovvero da quando ha espresso chiaramente il suo pensiero circa 
l'ideologia del Movimento dei Fratelli Musulmani e le sue ricadute nella 
politica di tutti i giorni. E qui Ambasciatore Romano vorrei commentare la 
sua risposta al lettore che le faceva notare come Hamas sia per Israele un 
interlocutore inaffidabile. Lei e' maestro di realpolitik e quindi deve 
concordare sulla primaria necessita' per Israele di sopravvivere. Come 
puo' dunque Hamas, uno dei movimenti figli delle ideologie di morte basate 
sulla promessa di un premio ultraterreno per i terroristi suicidi, il 
principale puntello della strategia Iraniana di potere regionale, come 
puo' essere considerato da Israele interlocutore ufficiale?

 Non solo. Come e' possibile che gli intellettuali pronti a censurare Magdi 
Allam per aver scelto di dare pubblicita' ad una intima decisione, non 
abbiano nulla da ridire su quanto avviene sotto il governo terroristico di 
Hamas a Gaza. Soppressione di ogni liberta', pena di morte, non tanto per
il "nemico israeliano", ma per i propri cittadini arabi, spreco delle 
risorse degli aiuti internazionali in corruzione e armi acquistate senza 
controlli, intolleranza verso cristiani ed ebrei e cosi' via.

 Insomma, caro Romano, perche' qui da noi non riusciamo a capire il 
messaggio di Magdi Allam che il fanatismo, da qualsiasi parte esso 
promani, non si puo' trattare con i guanti della diplomazia.

 La conevrsione di Allam, ma anche la fermezza contro Hamas, Hezbollah, 
Iran e tutti coloro che si ispirano alla ideologia di morte, sono due lati 
della stessa medaglia.

 Non volerli vedere e' come applicare la politica dello struzzo. La testa 
nascosta nella sabbia non femera' certo chi vuole imporre nel sangue la 
propria ideologia (o religione)

 Andrea Jarach

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT