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Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



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Corriere della Sera Rassegna Stampa
26.03.2008 Scritte antisemite contro il pianista David Helfgott
che ad aprile sarà in tour in Italia

Testata: Corriere della Sera
Data: 26 marzo 2008
Pagina: 46
Autore: Sandra Cesarale
Titolo: «Helfgott in tour: non temo i razzisti»
Dal CORRIERE della SERA del 26 marzo 2008:

ROMA — «Sono nato per suonare il pianoforte», dice David Helfgott. «Shine», il film di Scott Hicks, raccontò al mondo la sua favola. Un talento che niente è riuscito a oscurare: il padre autoritario segnato dall'Olocausto, la schizofrenia. Poi, la rinascita: il lavoro come musicista in un ristorante di Perth, in Australia, l'amore per la moglie Gillian e il successo di «Shine».
Sono passati dodici anni e il sessantunenne David, ebreo di origini polacche, continua la sua corsa nelle concert hall di tutto il mondo. Ma non solo. Racconta la moglie Gillian, 77 anni a dicembre, che lui lascia parlare al posto suo: «Da allora abbiamo ricevuto migliaia di mail da persone che attraverso la storia di David trovano la forza per superare le difficoltà della vita. Dice sempre: il mio coraggio è un esempio per gli altri. E ne è fiero».
Ad aprile inizierà il suo tour europeo che partirà dall'Italia: il 9 a Roma in un auditorium, poi toccherà una chiesa di Bresso, in provincia di Milano (19 e 20). Perché un'altra particolarità di David è che non pone limiti alla sua musica: va ovunque, anche in sale che non sono «frequentate » da pianisti classici come lui. E spiazza critici ed estimatori. Suonerà Brahms, Liszt, Chopin, l'amatissimo Rachmaninov. Ma con Helfgott non si sa mai: è imprevedibile e metà del programma lo improvvisa durante il concerto, a seconda dell'estro. «Sono i compositori che ama di più — commenta Gillian —, perché David ha un animo romantico. Hanno detto che è l'ultimo dei grandi romantici. Come Horowitz e Rubinstein, che lui adora. E anche Pollini, che andremo ad ascoltare in Danimarca. Qualche critico lo crocifigge perché non si dedica agli autori moderni ». Ma lui non si scompone e risponde: «Voglio rendere le persone felici, condividendo con loro la musica che amo e a me piacciono le belle melodie ».
Contro il concerto nelle scorse settimane si sono verificati episodi di antisemitismo: locandine stracciate e minacce agli organizzatori, in una lettera la scritta: «Via l'ebreo da Roma». Helfgott e sua moglie non hanno paura. «Niente può fermare il desiderio di David di condividere con gli altri la sua musica ». Gillian sottolinea: «Viviamo in campagna, in una casa fra Sydney e Brisbane, immersa in cinque acri di giardino. Qui c'è pace e tranquillità. Siamo lontani dalle brutture di questo mondo. Però David non sopporta le ingiustizie e si intristisce quando vede soffrire la gente perché si guarda indietro e rivive il suo dolore. Ma è una persona molto forte. È la sua musica a riempirlo, a volte penso che sia lei a tenerlo in vita».
È impressionante la rapidità con la quale Helfgott fa scorrere le dita sulla tastiera, lo aiuta la memoria di ferro e una impetuosa voglia di vivere. «La sua è una gioia irrefrenabile, spesso lo hanno attaccato per questo». Instancabile, sta per pubblicare un cd live con il concerto registrato al Blue Note di Milano. «Sono sempre più rari i pianisti che incidono un album dal vivo... cercano la perfezione. Invece bisogna toccare il cuore, commuovere, far piangere ma per la gioia», è il commento del musicista nato a Melbourne che sul grande schermo aveva il volto del premio Oscar Geoffrey Rush.
Gillian ha raccontato la vita di Helfgott in un libro «Love you to bits and pieces!» che sta per essere ripubblicato in Italia. «Siamo sposati da 24 anni, abbiamo diviso tutto: sconfitte e vittorie. La mia vita con lui è frenetica... non m'importa, perché David è un'anima bella. Ha soltanto bisogno di dedizione. Il problema è che è un po' rumoroso: ha il pianoforte e le sue radio. È capace di tenere quegli apparecchi a tutto volume», racconta con una risata. Aggiunge: «Quando capita, vado a passeggiare in giardino».

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