"Offside" e' un film girato in Iran dal Regista Jafar Panahi. E' gia' uscito da un bel po' e sicuramente coloro che apprezzano i film Iraniani l' avranno gia' visto. Vorrei riproporre qui la storia trattata da Jafar Panahi, perche' e' una storia che come dice giustamente il Regista stesso nelle interviste di coda, rimarra' nei tempi. Se le cose cambieranno a tal punto in Iran che le donne saranno ammesse alle partite di pallone, e magari altri loro diritti saranno a loro ri-concessi dai Mullah di Teheran, bisognera' comunque ricordare di come le cose erano una volta, per non ripercorrere gli stessi errori del passato: questo il messaggio ottimista per un futuro migliore in Iran, di un Regista che rischiando la pelle e la propria professione ha fatto un film su un soggetto semplice e preso per scontato da noi occidentali - quando mai a noi occidentali ci passerebbe per l' anticamera del cervello di escludere le donne dagli stadi? - ma che in un paese come l' Iran, dove le donne vengono lapidate per essere state da sole in presenza di uomini non loro parenti, e' un soggetto rivoluzionario.
Non vi diro' troppo del film, perche' non voglio guastarvi la visione. E' un film eccezionale da gustarsi minuto per minuto e spero che lo vedrete. Donne che vanno alle partite da pallone perche' amanti del calcio, perche' tifose. Donne che si devono travestire da uomini, e uomini che vedendole hanno reazioni diverse, reazioni incuriosite in un paese dove i contatti sociali con quelli del sesso opposto sono tabu', reazioni infastidite di coloro che temono una reazione forte da parte del governo penalizzando tutti, reazioni di simpatia da altri che le ignorano sapendo che dando loro attenzione scopriranno il loro travestimento, reazioni violente di coloro che pensano il proprio onore violato, reazioni di altri che vogliono proteggerle anche da loro stesse. Un intero apparato governativo e sociale che crolla nelle sue premesse perche' evidentemente le imposizioni contro le donne del governo di Teheran sono assurde e contro natura e contro il progresso, un progresso inevitabile anche in Iran. Come dicevo e' un film eccezionale: una lente per vedere l' Iran di oggi, una lente per capire lo scisma tra l' Iran dei Mullah, dei prepotenti contro i deboli, degli oppressori di donne, e l' Iran che invece dovremmo favorire, quello delle donne tifose di calcio e negate l' entrata in quanto donne, e degli uomini iraniani, spinti loro malgrado in posizioni di essere o aguzzini e carcerieri, o simpatizzanti ma semplicemente spettatori, e tutto per paura che a immischiarsi verranno penati anche loro.