Lettera (immaginaria) del Primo ministro, Ehud Olmert, al Segretario generale dell'ONU, Ban Ki-Moon
16 marzo 2008 - da Jonat
Signor Segretario Generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-Moon, noi ci sottomettiamo. Si, accettiamo le vostre richieste, ci pieghiamo alle vostre esigenze, cosi come agli appelli di tutti i capi di Stato, che dall'inizio del conflitto israelo-palestinese ci reclamano di essere equi, e ci ingiungono a non rispondere in maniera disproporzionata.
Per questo abbiamo deciso di accondiscendere alle Vostre ingiunzioni, di rispettare l'equilibrio di questa guerra, con la misura delle nostre risposte in modo proporzionato e equitabile, misura per misura.
D'ora in poi, Signor Segretario Generale e Signori Ministri degli Esteri, gli abitanti di Sderot e Ashkelon saranno forniti di missili "Grad" e Kassam.
Ogni attacco da Gaza avrà una risposta identica dalla città dove é caduto il missile, nello stesso modo senza designare un bersaglio, alla cieca, in direzione dei centri abitati di Gaza.
Forniremo anche sicuramente, secondo le vostre incessanti richieste, agli abitanti di Gerusalemme dei kalashnikov, giusto per fare qualche incursione nelle università e scuole coraniche dei dintorni; non vi preoccupate sceglieremo i più giovani - rimarremo proporzionati!
A Tel Aviv ho anche pensato di distribuire delle cinture esplosive, che ne pensate? E' in accordo con le vostre istruzioni? Faro' attenzione che siano ben riempite di TNT, le riempireremo di chiodi e bulloni per fare il più morti e feriti possibili, e rispettare cosi l'equilibrio della replica!
Dopo di che sceglieremo delle discoteche, dei ristoranti, degli autobus, dei mercati, e chiedero' agli abitanti israeliani di azionare le loro cinture esplosive solo in presenza di civili, e nei luoghi più affollati dove si possono trovare famiglie intere e di preferenza donne e bambini rispettando cosi la simmetria degli attacchi.
Al nord, le città come Kiriat Shmonà e Haifa, saranno dotate di missili Katiusha e e rispetteremo certamente l'escalation degli armamenti, lanceremo missili simili ai loro nelle grandi città del Libano!
Ecco a grandi linee aggiusteremo le nostre repliche in funzione delle armi e dei luoghi scelti dai Palestinesi, per non prendere il rischio di essere sproporzionati conformemente alle Sue richieste. E speriamo in questo modo trovare la Sua approvazione e l'approvazione del mondo.
L'unica preoccupazione che ho, scrivendo questa lettera, é che non so se riusciro' a trovare un solo Israeliano che obbedisca ai miei ordini! Che la popolazione Israeliana si rifiuti di farsi esplodere in mezzo a donne e bambini, che non vogliano sottomettersi alle nostre istruzioni di andare a mitragliare dei giovani studenti tranquilli seduti davanti ai libri intenti a studiare con un sorriso sulle labbra e che nessuno intenda lanciare un missile Grad, katiusha o kassam, con il rischio che esplodano nelle vicinanze di scuole piene di bambini.
Ma, ci provero', glielo prometto, incitero' il rispetto delle proporzioni nelle repliche, in una guerra che non hanno voluto. Cosa vuole che Le dica, gli ebrei non sono capaci di dare una risposta adatta a una tale situazione, pertanto cosi semplice ai Suoi occhi. Allora prendendo il rischio di deluderla, Signor Ban Ki Moon, avremo molte difficoltà a fare questa sporca guerra che, mi sembra, sia la Sua.
La prego di accettare, Signor Segretario generale delle Nazioni Unite, l'espressione del mio più profondo rispetto.
Hummus alias Ehud Olmert