“Quella vignetta è miserabile”. Senza se e senza ma.
Fiamma Nirenstein, corrispondente del “Giornale” e di “Panorama” dal Medio Oriente e candidata a un posto alla Camera nel Pdl è abituata alle denigrazioni, una volta il rappresentante dell’Olp in Italia ai tempi di Arafat, Nemer Hammad, la chiamò “colona” in tv da Vespa. La Nirenstein inoltre non ama neanche scagliarsi contro vignette e vignettisti. E già in questa campagna elettorale ha dovuto sorbirsi le ironie di chi ritiene inappropriato la candidatura di “un ‘ebrea” nel partito di Berlusconi.
Ma giovedì scorso sul “manifesto” il signor Vauro Senesi ha superato ogni limite raffigurandola come una sorta di mostro elettorale, Fiamma Frankenstein, a causa della sua candidatura nel Pdl insieme a gente come Giuseppe Ciarrapico. E mettendole sulla maglietta tanto la stella di Davide quanto il fascio littorio. Seguendo il solito clichè secondo cui i sionisti e gli israeliani si comporterebbero oggi in Medio Oriente come i nazi fascisti si sono comportati con gli ebrei negli anni ‘30 e ‘40 del secolo scorso. Una miserabile puttanata, molto di moda anche nell’immaginario dei degli estremisti islamici, dall’Ucoii ad Al Qaeda.
Nonché in quello della cosiddetta sinistra antagonista, quella che fa riferimento proprio al “manifesto”, e che ama bruciare in piazza nelle manifestazioni proprio le bandiere dello stato ebraico oltre a quelle degli Stati Uniti.
“Peraltro io stessa - ha ricordato la Nirenstein – mi ero dichiarata incompatibile con quella candidatura che di certo non ho apprezzato affatto, ma raffigurarmi con la stella di Davide e il fascio littorio non posso mandarlo giù..”
Non si tratta ovviamente di demonizzare i vignettisti - dicono nella comunità ebraica romana - mica siamo fanatici islamici in Danimarca. Però il “manifesto” la deve finire con l’equazione Ss uguale soldati israeliani, troppe volte vista nelle vignette o letta negli articoli del fra poco unico quotidiano comunista rimasto in Europa.
Scrive la Nirenstein nel proprio blog riportando una risposta a una lettera giunta all’ “Unità” giorni prima: “Caro Lello, quando dici che non basta dire "sono antifascista" hai ragione. Ma quando lo dico io, una vita in difesa di Israele e dei diritti umani, una fedeltà all'ebraismo trascorsa gran parte guardando negli occhi il terrorismo, scrivendo una grande quantità di articoli e libri di testimonianza per risvegliare tutti quanti alla verità della vita di Israele e degli ebrei, quando una scrive e testimonia contro l'antisemitismo alla mia maniera, difende i dissidenti nel mondo islamico e se ne va in giro, minacciata dai terroristi fascisti e islamisti, con una scorta dagli anni della seconda Intifada, forse non merita un pò di rispetto?
E' vergogna che mi si attacchi così nonostante la verità delle cose. Se in una lista di migliaia di persone c'è un nostalgico (che però ha anche ritrattato), ciò è grave: ma questo fa di me una fascista? Questo fa della lista intera una lista fascista? Mi risulta che quella parte sia l'unica che ha difeso Israele e l'alleanza italiana con gli USA di fronte a un'ondata pazzesca di antisemitismo e antiamericanismo di sinistra. Forse che non è vero che la sinistra, in barba alla verità, incurante del diritto alla vita e all'esistenza dello Stato degli ebrei, ha giustificato i suoi nemici fino ai più estremi, compreso Hamas e gli Hezbollah? Non ha accusato Israele di crimini di guerra mentre gli Hezbollah e Hamas prendevano di mira la popolazione civile usando il proprio popolo come scudo umano?”
Le fa eco Riccardo Pacifici che della comunità ebraica romana è il portavoce: “prima di tutto solidarietà all’amica Fiamma Nirenstein che da anni conduce a rischio della propria vita una battaglia per l’informazione corretta in Medio Oriente; per quanto riguarda il “manifesto” purtroppo non è nuovo a questi accostamenti.. di solito lo fa assimilando i soldati di Tsahal alle Ss, stavolta ha disegnato la Nirenstein con un fascio littorio e una stella di Davide, volendo fare sarcasmo sul caso Ciarrapico, ma io qui dico che anche attaccarsi a quell’errore nelle candidature del Pdl mostra ormai la corda.. che cosa dovremmo dire allora delle continue aperture di D’Alema ad hamas o del fatto che nelle liste del Pd sono stati cancellati tutti i deputati amici di Israele come Caldarola e Ranieri?
Io spero che sia anche possibile querelare Vauro e devolvere i soldi della sua eventuale condanna pecuniaria a favore dei bambini che soffrono in tutto il Medio Oriente..”
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