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L'Opinione Rassegna Stampa
16.03.2008 Il dialogo tra Vaticano e Israele continua
intervista alla professoressa Orly Benny Davis

Testata: L'Opinione
Data: 16 marzo 2008
Pagina: 0
Autore: Lorenzo Montanari
Titolo: «Intervista a Orly Benny Davis / Vaticano e Israele: la lite sul fisco non rovina il dialogo»
Da L' OPINIONE del 14 marzo 2008:

Sono state settimane di grande crisi in Terra Santa. Il ritorno dei venti di guerra tra Israele e Hamas hanno fatto dimenticare velocemente lo spirito della Conferenza di Annapolis, dello scorso novembre. Ma nel mezzo di questa crisi medio orientale, se ne è consumata una più piccola, quella tra le autorità israeliane e vaticane. Oggetto: la mancata firma sull’accordo economico, tra Israele e la Chiesa Cattolica per l’esenzione fiscale sui beni in uso religioso e no-profit della Chiesa Cattolica in Terra Santa. Un contenzioso che si protrae da anni, e che se raggiunto faciliterebbe l’organizzazione del viaggio del Papa in Israele: come ha recentemente dichiarato il Monsignor Antonio Franco, Nunzio Apostolico in Terra Santa. A tal proposito abbiamo sentito il parere della Professoressa Orly Benny Davis, ebrea americana vicino la mondo conservatore repubblicano e Presidente della prestigiosa consulting di marketing politico, Pomegranate Inc. (www.pomegranateonline.com). La Professoressa Benny Davis è stata nominata per ben due volte (2003 e 2005) Business Woman dell’anno dal National Republican Congressional Committee.

Prof. Benny Davis in questi ultime settimane le relazioni diplomatiche tra Vaticano e Stato d’Israele hanno registrato alcune criticità, a causa del mancato accordo economico sull’esenzione fiscale per i beni in uso religioso e no-profit, della Chiesa Cattolica, in Israele. Quale è la sua opinione in merito ad una vicenda così spinosa, che si trascina da decenni?
Posso considerarmi una testimone diretta del miglioramento delle relazioni diplomatiche tra la Chiesa Cattolica e lo Stato d’Israele. Dopo 2000 anni, la pace ritrovata non potrà essere interrotta per un mancato accordo in materia fiscale. La visita di Papa Giovanni Paolo II alla Sinagoga di Roma e nel 2000 in Terra Santa, furono eventi di straordinaria importanza. Credo che, oggi più che mai, sia importante un nuovo viaggio di Papa Benedetto XVI in Terra Santa, per testimoniare questa nostra fratellanza ritrovata e per rilanciare una nuova stagione di dialogo proficuo per entrambe le parti. Sono fermamente convinta che ogni momento di tensione, come sulla questione fiscale, sia un’ulteriore opportunità per riflettere ed approfondire la nostra fraterna amicizia. Non dobbiamo far si che piccole o grandi discordie possano rovinare questa nostra fratellanza. Sono sicura che la questione fiscale sarà risolta in poco tempo, perché esiste la volontà politica da entrambe le parti, come ha riconosciuto lo stesso Nunzio Apostolico Monsignor Antonio Franco. Credo che, se la questione è solo prettamente economica, potremmo, senza nessun intento provocatorio, pensare ad una ricompensa simbolica verso Israele, con la consegna di alcuni dei tesori ebraici custoditi in Vaticano. Oggi più che mai è tempo che Israele e la Chiesa Cattolica collaborino insieme per preservare i luoghi santi e per valorizzare la tradizione giudaico-cristiana su cui, è giusto ricordare, è nata e si è sviluppata l’Europa.

Su quale base si potrà rilanciare un nuovo dialogo interreligioso?
E’ recente la notizia dell’istituzione di un Forum permanente per il dialogo islamo-cattolico, che si terrà il prossimo novembre. Pertanto, mi sento di lanciare la proposta per una grande conferenza interreligiosa delle tre grandi religioni monoteiste, da tenere a Gerusalemme, una grande occasione di dialogo tra le parti. Inoltre, dovremmo chiedere ai musulmani, che ebrei e cattolici possano visitare e pregare per la prima volta sul Monte del Tempio. Solo con il dialogo e il rispetto reciproco ci sarà la pace.

Quanto la comunità ebraica americana, se non gli Stati Uniti stessi, potranno contribuire alla soluzione del contenzioso tra la Chiesa Cattolica e lo Stato Israeliano?
La comunità ebraica americana ha un grande rispetto nei confronti del Vaticano e del Santo Padre. Pertanto, sono convinta che potrà facilitare il dialogo interreligioso contribuendo all’organizzazione del Forum permanente delle tre religioni in Terra Santa. Ciò significherebbe dare vita a qualcosa di nuovo, che sarebbe accolto dalla comunità ebraica come una grande benedizione, come lo sarà per il prossimo viaggio del Papa negli Stati Uniti. Sono sicura che questo Forum contribuirà inevitabilmente alla risoluzione del conflitto. Sono certa che con Papa Benedetto XVI si inizierà una nuova e profonda stagione di saggezza e dialogo tra le religioni.

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