Il "parlamento di Tel Aviv": effetti collaterali della disinformazione 15/03/2008
Desidero aggiungere a quanto già da voi correttamente risposto al lettore della lettera "Status di Gerusalemme" un'ulteriore mia risposta: Il continuare a parlare di esercito di Tel Aviv, atleti di Tel Aviv e quant'altro comporta alcune riflessioni: - si arriva al punto che il capo ufficio stampa della sindaco di Napoli Rosa Russo Jervolino, accompagnando la suddetta in visita in Israele, insistette per vedere il "Parlamento di Tel Aviv". Perfino un teoricamente preparato giornalista arriva a non conoscere questo fondamentale aspetto di una capitale che è a Gerusalemme, e non solo dal 1967 come troppi credono. - Nelle carte usate dai palestinesi, anche quelli "moderati" di Abbas, si vede uno stato di Palestina che occupa tutto il territorio dal Giordano al mare, annientando così lo stato di Israele, anche solo nei confini ante 67. Ebbene, si osservi bene, in tali carte normalmente l'odiata "capitale Tel Aviv" semplicemente non esiste, e viene sostituita da Yaffo, suo bel sobborgo da cui provenivano quegli ebrei che la fondarono. Avrà un significato il fatto che Tel Aviv, come tante altre importanti città israeliane, non è riportata in quelle carte dei Palestinesi. E' bene pensarci ora, perché poi, se le cose dovessero andare come troppi estremisti vogliono, sarà troppo tardi. lettera firmata