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I libri che mancano nel mondo islamico 10/03/2008

A una lettera di Alberto Levy sulla strage di Gerusalemme

http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=&sez=90&id=23804

è seguita questa replica di un lettore


 quanto lei scrive è commovente e duro,anzi doloroso perchè vede e spera che i libri che leggeranno i bimbi islamici li potranno far crescere nella comprensione del mondo e ne faranno uomini migliori.
Ma mi domando:non è forse vero che nella società palestinese(araba) i bambini sono cresciuti ed educati con il mito del kalasnikov contro l'ebreo?
Il libro o libri che leggeranno saranno sempre ,a partire da Corano,solo libri che nutrono odio verso gli ebrei in generale e Israele in particolare.
Non s'illuda ,l'uomo islamico ,in senso lato,non è il buon selvaggio di JJ.Rousseau ma quello che, dopo il nazista ,è l'uomo più pericoloso che Israele ha dovuto subire e combattere e che immolerà ancora Abele se questi non farà tesoro della Storia che ha già vissuta.
Caino non deve ancora averla vinta
lettera firmata

e questa risposta:


Egregio lettore,
 
Rispondo alla sua lettera che a sua volta faceva riferimento alla mia precedente lettera, sul simbolismo di un eccidio di ragazzini ebrei mentre studiano in biblioteca.
 
Non intendevo dire che gli islamici devono leggere esclusivamente la propria letteratura e cultura. Intendevo dire l' opposto. La cultura occidentale non e' presente nel mondo islamico, sopratutto a livello di cultura scritta. E' questo che manca li'. Non lo dico mica solo io, lo dicono per esempio B. Lewis e altri studiosi. Si pensi che fino all'anno scorso il totale dei libri pubblicato all'anno in lingua araba era circa un millesimo (sic!) di quelli pubblicati in italiano, e considerato che la popolazione mondiale che legge l' italiano e' di circa 70 milioni di persone, che e' un numero molto piccolo rispetto agli anglofoni ai cinesi e agli arabi, cio' significa che c'e troppa ignoranza nel mondo arabo. C'e' poverta' ma la poverta' e' anche data dall' assensa di sapere e dall' assenza di cultura moderna, la quale viene trasmessa sopratutto attraverso i libri, altrimenti e' piuttosto superficiale. Per esempio, moltissimi negano l' Olocausto probabilmente perche' non hanno mai letto scrittori come Primo Levi, per fare un piccolo esempio preso a caso, non so se ci sia stato qualche arabo che lo abbia mai tradotto, pubblicato, e se e' stato pubblicato, non so quale sia la percentuale che lo abbia letto, valuto pero' che sia un numero piccolissimo. Idem per tutto il resto della cultura e della storia moderna e occidentale.
 
saluti
 
Albetrto Levy 


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