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Dell'esclusione di Caldarola e Raineri dalle liste del PD 06/03/2008

Una lettera inviata al CORRIERE della SERA

Ho avuto notizia della decisione del PD di escludere dalle liste Caldarola e Raineri e ne rimango sconcertato. Più volte in televisione e di persona mi è capitato di incontrare e ascoltare i due parlamentari, e pur non essendo in pieno accordo su tutte le questioni, ne ho sempre apprezzato l’indipendenza di pensiero e lo spirito realmente progressista. Vederli esclusi dal partito che si stava accreditando come il volto nuovo della politica mi lascia deluso e con me tanti amici. Una delle cose che accomuna i due parlamentari è l’obiettività di giudizio sulla questione Israelo Araba.  Forse questo non è piaciuto all’onorevole Dalema? In effetti verrebbe da pensare male. Perché un uomo intelligente e astuto come Dalema si accompagna di sovente con i peggiori dittatori del mondo arabo e duetta compiaciuto con il criminale capo degli Hezbollah libanesi? Mi pongo una domanda e la pongo al Corriere: può la realpolitik cancellare la moralità? E’ giusto che questo avvenga a spese dell’immagine di un partito che rischia di rimanere azzoppato da scelte dettate da “rivalse” o divergenze ideologiche ove, a quanto pare, ubi maior minor cessat.

 

Andrea Jarach, Milano

 


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