Dal fascismo al comunismo,al Ds al Pds ed ora al Pd : tutto un riciclaggio fallimentare per cambiare l’Italia senza cambiarla, in un continuo baratto immorale.
Dopo la guerra, non ci si era ancora resi conto dei lutti e dell’immane tragedia che si era appena abbattuta sull’umanita’, che gia’ molti fascisti, giornalisti, scrittori, artisti, professori universitari, alcuni dei quali avevano aderito al turpe” Manifesto della razza”, si erano gia’prontamente riciclati, iscrivendosi al Partito Comunista o alla Democrazia Cristiana. Erano uomini di potere, responsabili di un’infame e martellante propaganda antisemita: radio, giornali, libri, vignette, contribuirono a creare quel clima feroce di odio di Italiani contro Italiani che condusse il paese alla rovina e alla devastazione, e all’annientamento di una parte della popolazione italiana. A guerra conclusa, si permise poi a quegli uomini di cancellare le loro colpe con un colpo di spugna; tutti imboscati ed occultati, conservarono il potere con il nuovo regime partitocratico, come se niente fosse, e anche gli stessi giornali che propagandarono quell’odio, sono sempre li’, non hanno cambiato nome, eppure le nefandezze che si scrivevano nei loro editoriali non possono e non potranno mai essere perdonate perche’ armarono la mano dei carnefici e perche’ ritardarono l’ingresso dell’Italia nella modernita’.
Paolo Monelli scriveva per Il Corriere della Sera i soliti abietti stereotipi :”Gli Ebrei, appaiono tutti eguale, come i Cinesi , come i negri, come i cavalli, .....sono tutti miserabili, tengono stretti i loro quattrinelli nella pezzuola e nel pugno.....” Corriere della Sera (11 giugno 1939)
Come Curzio Malaparte che dopo la guerra si iscrisse al Pci e di cui Antonio Gramsci ne “ I Quaderni dal Carcere” scrisse che era un uomo “ capace di ogni scelleraggine”( vol VI pag. 169) o di Carlo Giulio Argan,ex sindaco comunista di Roma, che scriveva sulla rivista” Primato Fascista” del ministro Giuseppe Bottai, quell’eminenza nera che decreto’ l’infame espulsione dalle scuole e dalle universita’ degli studenti e professori ebrei che non avevano i “prerequisiti” richiesti dal Manifesto della razza. Vergogna!
Anche il nostro grande Renato Guttuso collaborava alla rivista “ Primato fascista” e anche Vittorio Veltroni, padre di Walter, era un dirigente radio che trasmise la radiocronaca di quella “ Giornata particolare” che vide, in quel bagno di folla, Hitler e Mussolini avanzare in una parata militare, per i Fori Imperiali di Roma, nel maggio 1939. Fu quella una radiocronaca resa famosa nel film di Ettore Scola, con il Mastroianni nel ruolo di un omosessuale dissidente e la Loren nel ruolo di una donna di casa.
L’Italia non ebbe il suo “ Processo di Norimberga” e non ebbe politici della stazza di Willy Brant che in visita ad Auschwitz, il 17 dicembre 1970 in quella desolazione, cadde in ginocchio visibilmente sconvolto, in atteggiamento di contrizione. E tuttora non ha un’Angela Merkel che ha dichiarato che Hamas ed Hezbollah sono organizzazioni terroristiche mentre i politici italiani del cosiddetto Partito Democratico se ne guardano bene dal farlo!
L’Italia ebbe solo il ministro di Grazia e Giustizia nella persona di Palmiro Togliatti, pronto a svolgere quell’opera di epurazione che altro non fu se non di assoldamento dei fascisti di rango nelle nuove file del partito comunista, in una grande azione di baratto immorale e di trasformismo politico che ha caratterizzato la politica italiana fino ad oggi.
In verita’ non ci sono state crisi di coscienza, non c’e’ stata giustizia e ne’ tanto meno la volonta’ del “Redde rationem” -cioe’il rendere conto delle azioni malvage- con la conseguente necessita’ del giudizio morale sui comportamenti odiosi di quanti furono cosi’ collusi con il regime, da dover esserne ritenuti corresponsabili. Non ci sono stati processi, ne’ grandi, ne’ piccoli, nemmeno morali per additare a pubblico ludibrio quelle persone responsabili che l’avevano fatta franca.. segno che la loro abiezione non era poi cosi’ grande, forse un peccatello veniale da cui si puo’ essere facilmente assolti.
Il baratto immorale fu premiato, l’integrita’ fu punita. Eppure nella nostra Italia c’erano uomini in grado di rigenerarla, uomini integri non compromessi con la passata dirigenza, come Umberto Terracini e Piero Calamandrei ed altri, padri della nostra Costituzione di cui ricorre quest’anno il sessantesimo anniversario.Cosi’, come in un passato non molto lontano, i massmedia e tutta la cultura dominante diffusero l’antisemitismo, “ il mal dell’universo”, cosi’ oggi all’orizzonte si profila lo stesso odio che ci porto’ alla piu’ grande catastrofe della storia. Cosi’ i fascisti di ieri si sono riciclati e sono i “democratici” di oggi, sempre a galla, mentre sarebbe stato necessario rittuffarli nella pece bollente, come punizione dantesca per chi baratta se stesso per poltrone ed onori.
L’Italia non e’ stata capace di cambiare pagina come e’ avvenuto in Germania, paese che ha imparato la lezione dalla Storia. In Italia stiamo ancora aspettando ..... e dopo senza tanti profondi ed incisivi cambiamenti siamo arrivati ad oggi, in sessanta anni di riciclaggio e di mimetizzazioni varie, alla stessa atmosfera di ieri, dell’odio antiebraico di sempre ma travestito da antisionismo.
Come e’ possibile che l’uscente ministro degli esteri D’Alema si fregi di far parte del partito democratico, quando di democratico ha veramente ben poco, solo la facciata? In sostanza costoro sono sempre contro Israele, sono figli di coloro che non presero sul serio le minacce di Hitler e di cui trasmettevano la visita a Roma, ed oggi, senza essere toccati da nessun rimorso per quegli errori della passata generazione, senza fare anche se in ritardo un ”mea culpa”, con la stessa leggerezza e malafede non prendono sul serio le minacce dell’Iran e di tutte le sue affiliazioni, al-Qaeda, Hamas, Hezbollah. Il signor D’Alema fa finta di non sapere che Imad Moughniyeh, quel terrorista ucciso recentemente, era un Hezbollah responsabile della morte di 241 marines americani nel 1983 e responsabile dei due attacchi antisemiti in Argentina nel 1992 e 1994. Anzi lo stesso D’Alema preferisce avere come interlocutore legittimo ed amico Nasrallah, il capo degli Hezbollah piuttosto che Israele che e’ uno stato democratico. E tutti quei missili assassini, migliaia e migliaia che sono diretti contro Israele non indignano nessuno? Cosi’ come ieri,quegli stessi in combutta, protervi ed impuniti decisero di sacrificare gli Ebrei, oggi ci riprovano ancora, collusi come sono con i terroristi e con gli stati fiancheggiatori del terrorismo che, non solo non riconoscono l’esistenza di Israele, ma vogliono anche incenerirlo. E’ ora di finirla con questa politica ambigua e con tutte queste metamorfosi politiche, che ci dicano piuttosto senza infingimenti, da che parte sono, per la democrazia o contro la democrazia? O costoro sono piuttosto per una contraffazione della democrazia, dal momento che ne imitano solo gli aspetti esteriori, nel marchio doc, nello stile e nel tricolore!