Ecco,non sò da che parte cominciare.Quello che sò però è che voglio cominciare.Voglio dire a voi che è terribile quanto sta accadendo a Israele e al suo popolo,che è terribile come la verità venga sempre travisata volontariamente per mettervi in cattiva luce.Forse le mie sono parole banali e scontate ma voglio farvi sapere che c'è chi sta dalla parte della verità,dalla vostra parte.Non è possibile che un popolo debba essere terrorizzato e demonizzato cosi.Sono una cittadina italiana,di 51 anni che ha vissuto la storia della shoà solo attraverso libri,film e racconti di sopravvissuti.Ho fatto una mia ricerca in Internet per saperne sempre di più e nel corso di questa ricerca mi è capitato di imbattermi in siti antisemiti dai quali sono fuggita immediatamente perchè con certa gente non voglio averci nulla a che fare seppur per caso e virtualmente.Amici,fratelli ebrei,non sono una che ha studiato ho solo il diploma di scuola media inferiore ma mi ritengo una persona che D*o ha dotato di intelligenza e ha messo nel mio cuore il discernimento per comprendere da che parte è il bene e da che parte è il male.Sono una persona credente e come tale credo nella parola di colui che ci ha creati.Se Egli che è il potente di Giacobbe e il terrore di Isacco ha scelto Israele come Suo popolo io non posso far altro che amare Israele come mio popolo.E per questo che mi sento offesa ed amareggiata per le vili menzogne perpetrate ai vostri danni.Guardatevi attorno fratelli ebrei,Israele è un giardino che fiorisce nel deserto,in un lembo di terra vive un popolo fra i più intelligenti del pianeta,con i migliori scienziati,le migliori tecnologie,una democrazia in mezzo al terrorismo,un terrorismo che nutre i suoi figli con l'odio,che non ha amore neppure verso il sangue del suo sangue che sopravvive cibandosi di menzogna e ahimè purtroppo supportati da persone che odiano a loro volta.Non sò quanto queste mie parole possano farvi piacere,forse vi faranno anche sorridere,non sò....quel che sò è che sono con voi e lo sarò sempre.Grazie per l'attenzione. Patrizia Peschini