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Guerra asimmetrica 03/03/2008

Noto che la scelta dell'aggettivo è già un modo per dividere il campo,gli schieramenti che comunque sono già determinati e determinanti per gestire(non dico vincere perchè il futuro non è nelle nostre mani)la guerra o conflitto comunque lo si voglia denominare.

Israele dovrà e deve prendere atto che si tratta di un conflitto di logorio ,che non ha un termine,e deve attrezzarsi per togliere all'avversario la speranza di venire a capo della questione che immola  la sua carne da cannone,i suoi bambini e giovani allevati nell'odio anzichè in attività che li rendano indipendenti dall'aiuto umanitario che è una grande menzogna e che serve solo o anche  a finanziare una classe dirigente avvelenata dall'odio razzista.

Ma c'è un'altra guerra non dichiarata ma in atto che la nazione araba conduce contro l'occidente ed è quella in cui l'Europa non sa ancora come venirne fuori :si tratta della acquiescenza e connivenza delle classi politiche e intellettuali alla propaganda pro-araba o islamica ai danni d'europa e Israele e questa è la nostra più grande umiliazione e vergogna da cui i nostri nipoti avranno grandi dolori
lettera firmata


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