Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein".
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)
Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine.
Memoria della Shoah nelle elementari: Sarkozy ritira il suo progetto che è stato criticato, ma ha avuto anche autorevoli sostenitori: Lorenzo Cremonesi si dimentica di questi ultimi
Testata: Corriere della Sera Data: 28 febbraio 2008 Pagina: 15 Autore: Lorenzo Cremonesi Titolo: «Bambini e Olocausto, Sarkozy ritira il piano dopo le polemiche»
Il presidente francese Nicolas Sarkozy ha ritirato il suo progetto sulla memoria della Shoah nelle classi elementari. Di seguito, un articolo di Lorenzo Cremonesi, che cita i critici della proposta di Sarkozy (Simon Veil, Bernard Henry Lévy), ma non i suoi sostenitori (Serge Klarsfeld, Marek Halter)
Ecco il testo:
PARIGI — Alla fine Nicolas Sarkozy fa marcia indietro. La sua idea che ogni scolaro alle ultime classi delle elementari dovesse adottare uno degli 11.000 bambini ebrei francesi morti nell'Olocausto era apparsa a dir poco «bizzarra» anche ai dirigenti e intellettuali della Comunità ebraica parigina. E adesso sembra sia stata cancellata per sempre. Un altro flop per il presidente in caduta libera di consensi. Sino a poche settimane fa ogni sua uscita appariva innovativa, interessante, degna di nota. Ora praticamente non passa giorno senza che non intoppi in qualche difficoltà. Ieri l'editoriale di Le Monde era un'approfondita analisi sulla sua inadeguatezza alla carica di presidente super partes quale motivo primario per la perdita di popolarità. Il suo punto di forza tradizionale dell'«antipolitico» per eccellenza si è via via trasformato nella debolezza di non sapersi conformare alla figura di capo supremo dello Stato, quale era stata forgiata da de Gaulle alle origini della Prima Repubblica e perpetrata dal suo avversario principale, François Mitterrand oggi in risalita di simpatie. Non lo ha aiutato nel weekend la gaffe pubblica delle sue parole volgari e offensive verso un agricoltore che aveva rifiutato di stringergli la mano. Da ieri sta effettuando il suo primo tour all'estero con la nuova premiere dame Carla Bruni. Dopo una breve tappa in Ciad, la coppia presidenziale arriva oggi in Sudafrica seguita da un folto gruppo di giornalisti. Quello che qui è ormai apertamente definito «passo falso» sull'Olocausto, Sarkozy l'aveva compiuto la sera del 13 febbraio. La sua proposta che ragazzini di 11 o 12 anni dovessero «adottare» un bambino ebreo finito nelle camere a gas aveva causato le critiche persino di Simon Veil, lei stessa scampata allo sterminio, che pure più volte ha messo in guardia sul pericolo dell'oblio e dell'antisemitismo. Molti l'hanno percepita come un mero tatticismo in vista delle prossime elezioni amministrative. Bernard-Henry Levy l'ha bollata come «sprecata, improvvisata»: giusto porsi il problema della memoria, «ma non con questa leggerezza!».
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