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L'Espresso Rassegna Stampa
26.02.2008 D'Alema non perde il vizio: Israele nel suo mirino
un'intervista rilasciata dal ministro degli Esteri italiano a Gigi Riva

Testata: L'Espresso
Data: 26 febbraio 2008
Pagina: 60
Autore: Gigi Riva
Titolo: «'Guerre per la pace'»
Tralasciamo tutte le opinabili posizioni su 'guerra e pace' che il Ministro degli Affari Esteri i, Massimo D'Alema, profonde in questa intervista rilasciata a un Gigi Riva piuttosto genuflesse pubblicata da L'ESPRESSO datato 28 febbraio 2008 Ci pare doveroso soffermarci e,puntualizzare qualche aspetto delle affermazioni che D'Alema, direttamente o indirettamente, emette su Israele e la sua politica di sicurezza: Riportiamo uno stralcio delle dichiarazioni di D'Alema e delle domande 'pelose' di Riva, del genere:_''C'è chi dice che....'' :

D. Libano. Nasrallah annuncia guerra dopo l'omicidio di Mughniyeh a Damasco.

R. "Un'autobomba nel centro di una città io lo definirei terrorismo".

D. C'è chi dice sia stato il Mossad.

R "Chiunque lo abbia fatto, è terrorismo. Trovo anche grave che l'uomo fosse in Siria, il che

alimenta i sospetti su quel regime".

D. L'autobomba ha ammazzato il responsabile di alcune tra le azioni più nefande avvenute

in Medioriente negli ultimi 30 anni.

R. "Sono contro la pena di morte legalmente comminata, si immagini cosa posso pensare di una

morte decisa ed eseguita in via extragiudiziaria".

D.Vale anche per gli omicidi mirati di esponenti di Hamas da parte degli israeliani a Gaza?

R."Vale per tutti gli omicidi. È una pratica inaccettabile. Nel combattere il terrorismo si devono

rispettare le regole dello Stato di diritto. Le extraordinary rendition come gli omicidi mirati non

hanno rafforzato l'immagine dell'Occidente e hanno offerto alibi ai terroristi".

D. Tornando al Libano, ci sono venti di guerra.

R. "Ci sono segnali preoccupanti e meno male che siamo lì. L'Unifil sta funzionando anche da

deterrente contro la possibile esplosione di una guerra civile tra libanesi ed è un fattore

essenziale per la sicurezza di Israele".

D. A proposito di Israele. Uno scenario prevede una invasione di Gaza a cui seguirebbe una

missione internazionale per mettere in sicurezza l'area.

R. "Gli scenari non si commentano. Penso da tempo che sarebbe utile una forza internazionale, ma

come risultato di un accordo tra le parti, non dopo un attacco".

 Sig.Riva, che il Mossad (Intelligence Israeliana) sia stato il promotore della morte Mughniyeh, non vi è alcuna prova. Quanto alla risposta che il ministro D'Alema fornisce,beh ci saremmo aspettati che un ministro di un grande paese come l'Italia, avesse risposto, appunto, che non si commentano 'rumori' presentati peraltro con un ''C'è chi dice..'' Anche noi di IC.com vorremo poi tornare sul Libano. D'Alema afferma che la missione Unifil2 sia ''fattore essenziale per la sicurezza di Israele''. Vorremo far notare che qualche dubbio sulla bontà di questa affermazione si pone.E' indubbio infatti che Hezbollah (partito di dio libanese) si sia potuto tranquillamente rifornire di armamenti iraniani, tramite il confine siriano, prima del 2006, durante tutto il conflitto israelo-libanese nello stesso anno, e purtroppo anche dopo, con buona pace della missione Unifil2 e delle truppe italiane sotto mandato ONU. I caveat dei vari contingenti nazionali schierati per Unifil2 si sono dimostrati inadeguati e, diciamo pure che la missione in Libano, per quanto mossa dalle migliori intenzioni (forse), ha rappresentato di fatto un fallimento.Quanto alla dichiarata contrarietà del Ministro D'Alema sulla bontà delle azioni mirate anti-terroristiche che Israele è costretta a promuovere su Gaza, il vezzo di ripromuovere 'soluzioni internazionali', sembra essere del tutto discutibile. Servirebbe a ben poco, forse solo ad imbrigliare le mani al Gov. israeliano, già alle prese con il problema della propria sopravvivenza. La comunità internazionale è incapace di tutelare Israele e certe politiche di equidistanza danno risultati che sono sotto gli occhi di tutti: Hezbollah nel sud del Libano si è riarmata. La striscia di Gaza è una polveriera dove Hamas vessa e affama gli stessi palestinesi, e che solo una 'pacificazione militare' israeliana potrà disinnescare. Il Libano è al collasso istituzionale e l'Iran di Ahmadinejad annuncia ( e gli crediamo) di voler distruggere Israele non appena potrà. Insomma la missione di interposizione Unifil2 serve alla sicurezza di Israele tanto quanto le case di paglia e di legno servirono ai primi due porcellini per sfuggire al lupo. Non a caso, il terzo porcellino aveva scoperto la forza del mattone...e così è sopravvissuto.

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